La celebre meta nelle alpi Bernesi ha subito una contrazione del 66%
INTERLAKEN (BE) - Crollo dell'affluenza sullo Jungfraujoch nel 2020: l'arrivo a frotte di turisti svizzeri non è riuscita a compensare l'assenza della clientela internazionale. La celebre meta delle Alpi bernesi è stata visitata - con il trenino - da 362'800 persone, a fronte degli 1,1 milioni del 2019, anno record. La contrazione sfiora il 66%. Si è tornati insomma ai numeri degli anni 80.
I dati sono stati pubblicati oggi da Jungfraubahn, il gruppo bernese - quotato in borsa - che gestisce le ferrovie della Jungfrau e diversi impianti di risalita nella regione. L'anno era cominciato bene, poi a partire da febbraio l'afflusso di turisti è calato e in marzo le autorità hanno imposto una sospensione dell'attività che è durata 83 giorni. La riapertura, il 6 giugno, è poi avvenuta in un periodo meteorologicamente non favorevole. Luglio e agosto sono stati invece caratterizzati da numeri rallegranti, grazie al bel tempo e alle promozioni nei confronti della clientela elvetica.
Nonostante l'ottimo innevamento, la stagione invernale è partita con il 5 dicembre il freno tirato: a causa della seconda ondata della pandemia e delle relative incertezze la vendita di abbonamenti stagionali è stata inferiore al solito. È anche entrato in funzione l'Eiger Express, una funivia che permette di accorciare nettamente i tempi di arrivo in quota. Dall'avvio dell'attività invernale al 31 dicembre sono stati registrati 153'700 sciatori, il 7% in meno dello stesso periodo del 2019.
La società Jungfraubahn non ha reso noto dettagli finanziari.