Nel 2020 il 29.5% degli abitanti del nostro Paese si sono dichiarati «senza affiliazione religiosa».
Un dato questo in costante crescita negli ultimi dieci anni. I cattolici-romani (in lieve calo) resta il gruppo religioso più rappresentato in Svizzera.
BERNA - Tra il 2010 e il 2019, la quota di persone senza affiliazione religiosa è aumentata di oltre 9 punti percentuali in Svizzera, secondo l'ultima indagine strutturale dell'Ufficio federale di statistica (UST). È calata invece la percentuale di protestanti e cattolici.
«Il panorama religioso in Svizzera è molto cambiato in questi ultimi 50 anni. La quota di cattolici-romani è rimasta relativamente stabile, mentre quella degli evangelici-riformati è fortemente diminuita, a vantaggio della quota di persone che si dichiarano senza appartenenza religiosa», precisa l'UST.
In base all'indagine strutturale basata sul censimento della popolazione, il gruppo «senza affiliazione religiosa» rappresentava il 29,5% della popolazione di 15 anni e più nel 2019, contro il 20,1% del 2010. È quindi il secondo gruppo per importanza dopo i cattolici romani. Questi ultimi erano il 34,4% della popolazione nel 2019 (38,6% nel 2010). In terza posizione gli evangelici: 22,5% della popolazione nel 2019 (28% nel 2000).
Tra il 2010 e il 2019, la percentuale di persone senza appartenenza religiosa è salita di 9 punti percentuali mentre quella dei cattolici e dei protestanti si è ridotta. L'Islam ha segnato un aumento di un punto percentuale (5,5% nel 2019) mentre la parte delle comunità ebraiche rimane praticamente invariata (0,2%).
Nel 1910, anno in cui è partita la rilevazione, i protestanti rappresentavano ancora il 56,2% della popolazione e i cattolici romani il 42,5%. I dati di quel periodo non prendono in conto le persone senza un'affiliazione religiosa.