Quarantacinque infezioni appartengono alla variante inglese: «Quasi tutte sono riconducibili all'ambiente scolastico».
La scuola teatro del focolaio resterà chiusa almeno fino a sabato 6 febbraio. Da domani saranno invece rimosse le misure di protezione imposte alla popolazione.
COIRA - Si sono conclusi ad Arosa i test effettuati a tappeto a causa della presenza di mutazioni del coronavirus riscontrata di recente in una scuola della località grigionese. I risultati, pur se ancora incompleti, mostrano che le infezioni sono principalmente da ricondurre all'ambiente scolastico.
Il bilancio provvisorio dei 2'570 tamponi eseguiti venerdì e sabato, indicano in una nota diffusa in serata le autorità cantonali, parla di 58 casi di Covid-19, di cui 45 appartenenti alla cosiddetta variante britannica. Si attende comunque ancora l'esito di 350 campioni.
I casi positivi hanno soprattutto legami con la scuola: si tratta di alunni, genitori e insegnanti. Per questo motivo il Dipartimento della sanità grigionese ha deciso che l'istituto di Arosa rimarrà chiuso almeno fino al 6 febbraio, ovvero sabato prossimo. Gli allievi restano pertanto in quarantena.
Da domani verranno invece tolte le misure di protezione per popolazione e ospiti della località di montagna. Ciò permetterà alle scuole di sci e alla funivia che collega Arosa con Lenzerheide di riaprire. Valgono di nuovo le regole previste dal piano anti-coronavirus per gli sport invernali, ad esempio riguardo all'obbligo di mascherine.
Le autorità ringraziano i partecipanti ai test, accorsi numerosi. Stando al comunicato, è stato possibile interrompere 58 catene di contagio. Il dipartimento ribadisce tuttavia che bisogna continuare ad attenersi alle regole di base: «Evitare i contatti non necessari, mantenere le distanze, rispettare le normative igieniche e sottoporsi a un tampone anche in caso di sintomi lievi».