Per molte strutture alberghiere la stagione è già finita.
A causa della mancanza di prenotazioni, le operazioni nel segmento del lusso stanno diventando troppo costose. Gli hotel più piccoli a volte hanno un po' di ospiti in più.
ZURIGO - La crisi del coronavirus si sta diffondendo anche nel settore alberghiero svizzero: la stagione invernale è ormai rimasta vittima del virus per molti hotel. Tra questi, l'Hotel Monte Rosa a Zermatt, completamente chiuso. Il Posthotel di Davos comunica che rimarrà inaccessibile fino alla fine della stagione. Il motivo? Poche prenotazioni, spiegano. E così anche per altri importanti hotel di lusso come il Badrutt's Palace e il Carlton di St. Moritz, o ancora l' Intercontinental di Davos.
Ad essere colpiti maggiormente sono gli hotel in località sciistiche come Zermatt e Davos. Questi, solitamente, vivono grazie agli ospiti stranieri. Reggono maggiormente il colpo gli hotel più piccoli, ovviamente pe il fatto di avere meno spese. Nelle condizioni attuali, insomma, per molti non resta che serrare i battenti. Fortunatamente i dipendenti possono godere dell'opzione offerta dal lavoro ridotto, anche se la struttura ha scelto la chiusura volontaria.
Gli hotel interessati possono richiedere gli aiuti, indipendentemente dal fatto che siano chiusi o rimangano aperti, spiega a 20 Minuten la Segreteria di Stato dell'economia. La regolamentazione dei vari ammortizzatori economici, in questo senso, varia da cantone a cantone, ma in linea di principio, non fa differenza se l'hotel continui o meno a lavorare. Questo perché attualmente non esiste una direttiva ufficiale che stabilisca che gli hotel debbano rimanere chiusi.
Le chiusure, però, hanno conseguenze per i lavoratori stagionali. Almeno quelli che avrebbero prestato servizio nelle strutture che hanno chiuso anticipatamente, sostiene Hotelleriesuisse. Ma in questo momento è un po' presto per fare delle stime.