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ZURIGOUn anno senza ferie: c'è il rischio di danni psicologici

15.02.21 - 23:45
Solo lo 0,6% degli svizzeri ha scelto località esotiche nel 2020. Ma un terzo non si è proprio mosso da casa.
lettore 20 MInuten
Fonte RK/FP/20Minuten
Un anno senza ferie: c'è il rischio di danni psicologici
Solo lo 0,6% degli svizzeri ha scelto località esotiche nel 2020. Ma un terzo non si è proprio mosso da casa.
La preoccupazione degli esperti: «C'è chi non ha preso vacanze. Si può star bene anche senza partire, ma l'importante è staccare»

SONDAGGIO

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - Anche se sono solo pronostici, c'è nell'aria l'idea di un post covid più o meno imminente. Le previsioni tuttavia non sono ottimistiche. Al di là della pandemia, infatti, sembra stagliarsi un panorama fatto di ansie e problemi psichici che saranno gli strascichi duraturi di questo periodo difficile. Una delle tante cause è da rintracciare nell'impossibilità di partire e quindi di godersi delle meritate vacanze.

Per ciò che riguarda il 2020 i dati parlano chiaro: solo lo 0,6% degli svizzeri si è recato in località esotiche. Ma il 33 per cento non è proprio andato in vacanza l'anno scorso, secondo un sondaggio del TCS. Uno su tre dei circa 1.300 intervistati ha ammesso di avervi completamente rinunciato nel 2020. Nel 2019, solo il 16% era rimasto a casa.

Questo non vuol dire che la gente abbia smesso di desiderare località calde, esotiche e spiagge idilliache. Anzi, la voglia di una vacanze all'estero è grande, come confermato da un portavoce di Kuoni. «I clienti scalpitano e hanno voglia di recuperare il tempo perso», sottolinea un portavoce. Kuoni si aspetta un'impennata delle prenotazioni per il periodo estivo.

Fardello emotivo - Nel frattempo l'assenza prolungata di quello "staccare la spina" a cui eravamo abituati rischia di mettere a dura prova i nostri nervi, come spiega a 20 Minuten lo psicologo aziendale Christian Fichter dell'Università di scienze applicate di Kalaidos: «Chiunque fosse abituato alle vacanze a Maiorca e sia stato costretto a prendere confidenza con la Valle Maggia può averlo percepito come un qualcosa che gli è stato sottratto». Anche i giovani, che magari per la prima volta avevano il desiderio di esplorare il mondo e nel 2020 non hanno potuto farlo, avranno percepito questa costrizione con tristezza.

In casi estremi, un viaggio atteso che finisce con un buco nell'acqua potrebbe essere causa di danni permanenti per chi è già psicologicamente a rischio, magari perché ha pochi contatti sociali, è depresso o esposto a troppe pressioni sul lavoro. Potrebbe essere un problema anche per chi ha molti legami sociali all'estero e non riesce a trovare un modo per mantenerli senza viaggiare.

«Campioni del mondo di adattamento» - Per la maggior parte delle persone, la voglia di viaggiare non è motivo di preoccupazione, afferma Fichter. «Gli esseri umani possono adattarsi - siamo campioni del mondo in questo». Anche il valore ricreativo della vacanza non dipende necessariamente dal luogo in cui ci si trova: «In teoria, potresti rilassarti anche a casa tua».

Fichter, invece, è preoccupato per chi, non potendo partire, sceglie di non andare in ferie. «Non bisognerebbe farlo. Abbiamo tutti bisogno di una pausa occasionale dal lavoro. È importante utilizzare questo tempo per recuperare il più possibile».

A causa dell'enorme desiderio di staccare e partire, le agenzie viaggi prevedono un boom di richieste per l'estate. Secondo un sondaggio, un quarto si aspetta che questa impennata inizierà a metà anno. Un altro 26% non pensa che ciò avverrà prima dell'autunno. Poco meno della metà delle agenzie di viaggio intervistate ritiene, tuttavia, che non ci sarà nessuno boom nel 2021.

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COMMENTI
 

F/A-19 3 anni fa su tio
Ma davvero c’è gente che soffre di queste baggianate? Comunque ci sono gli psicologi che di questi tempi lavorano molto, sempre più matti e depressi in giro, e poi paga la cassa malati, ed i premi aumentano, che mund!!

Volpino. 3 anni fa su tio
E io che pensavo che il più grande problema del ticinese medio è dove trovare il sushi a prezzo basso :-))

seo56 3 anni fa su tio
Baggianate

Mat78 3 anni fa su tio
Mio padre quando ha aperto la ditta non ha fatto vacanza per 5 anni...non ci crederete...è ancora vivo!

Pongo 3 anni fa su tio
anche svegliarsi alla mattina crea danni psicologici

Meiroslnaschebiancarlengua 3 anni fa su tio
Si prende l'aereo e si deve andare dallo psichiatra per sormontare i sensi di colpa per l'inquinamento. Non si può prendere l'aereo e si va dallo psichiatra perchè la mancanza di vacanze esotiche ci deprime. Quasi, quasi, metto su un'agenzia di viaggio per andare dallo psichiatra. In omaggio un ricottino magro, che rappresenta molto bene la tipologia dello Svizzero medio attuale (molle, banale e debole).

Volpino. 3 anni fa su tio
Risposta a Meiroslnaschebiancarlengua
Poverini, nella bibbia dei psichiatri DSM va aggiunto il post traumatic Covid-19 disorder :-))

Luca 68 3 anni fa su tio
siamo diventati persone deboli sé di va in crisi per le vacanze.

Duca72 3 anni fa su tio
Raccontatelo ai nostri nonni che le vacanze non sapevano cosa fossero, problemi psicologici sono una malattia moderna dovuta al troppo benessere.

joe69 3 anni fa su tio
Che cavolate.... solite esagerazioni.... danni psicologici dappertutto qui.... sono 3 anni che nn vado da nessuna parte...
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