Secondo l'ONU il rischio è un abbassamento della guardia per ciò che riguarda il monitoraggio sui fondi.
Inoltre con la campagna vaccinale in corso, occorrerà garantire che non si ostacoli o blocchi «l'equa disponibilità e distribuzione dei vaccini o, nel peggiore dei casi, la loro falsificazione».
GINEVRA - L'urgenza di contrastare la pandemia e l'importante campagna vaccinale in corso rischiano di abbassare la guardia contro la corruzione. I finanziamenti stanziati per arginare il virus e aiutare la ripresa dalla crisi sono ingenti e l'importanza di fornire risposte adeguate alle esigenze create dal virus possono favorire un minor monitoraggio e trasparenza sui fondi.
È quanto è stato sottolineato nel corso dell'annuale riunione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite e dell'Unione interlamentare (IPU) sulla lotta alla corruzione e per ripristinare la fiducia nei governi e migliorare le prospettive di sviluppo.
Finanziamenti miliardari - Il presidente dell'Assemblea generale, Volkan Bozkir, ha sottolineato come in questo anno la risposta dei governi alla pandemia ha comportato finanziamenti di miliardi di dollari a sostegno delle persone e delle economie che offrono opportunità ma anche molti rischi. È importante dunque secondo Bozkir che i parlamenti svolgano un ruolo chiave nel garantire che questi fondi non siano sottratti indebitamente e che la corruzione «non privi i più vulnerabili di forniture mediche o programmi di assistenza».
Falsificazione vaccini - Inoltre con la campagna vaccinale in corso, è fondamentale garantire che la corruzione non ostacoli o blocchi «l'equa disponibilità e distribuzione dei vaccini o, nel peggiore dei casi, la loro falsificazione».
Contro questi rischi l'Assemblea ha evidenziato l'importanza di favorire la partecipazione delle donne in politica, la loro presenza ha dimostrato, infatti, avere un effetto positivo sulla prevenzione della corruzione. L'inclusione di un maggior numero di donne nel governo e nelle posizioni decisionali «è un catalizzatore per la creazione di società più prospere e più forti».
Inoltre, nei paesi in cui più donne partecipano alla vita politica a tutti i livelli, «viene prestata maggiore attenzione e finanziamenti mirati alle questioni che riguardano la vita dei cittadini» è stato sottolineato.