A partire dal prossimo autunno verranno impiegate per la produzione di etanolo
BERNA - L'etanolo ottenuto da barbabietole da zucchero svizzere ridurrà la dipendenza dall'estero in questo settore - al momento totale - già dal prossimo autunno. Si potranno così colmare le lacune nella fornitura di disinfettanti e prodotti medici fatte emergere dalla pandemia di coronavirus.
Alcosuisse e Zucchero Svizzera SA hanno sviluppato un procedimento per produrre l'etanolo dalle barbabietole da zucchero, indicano le due società in una nota odierna. Questa sostanza può essere universalmente usata in medicina, nella cosmetica, nelle derrate alimentari e nella disinfezione.
Tale metodo indigeno sarà fra le altre cose molto più sostenibile delle importazioni di etanolo. Si tratta infatti di un prodotto naturale al 100%, estratto da barbabietole elvetiche. Attualmente nessuno se ne occupa nella Confederazione, il che obbliga la Svizzera a dipendere interamente da merce comprata all'estero.
«Se il progetto va secondo i piani, un impianto di produzione entrerà in funzione per la prima volta verso fine autunno», spiega il CEO di Zucchero Svizzera SA Guido Stäger, citato nel comunicato. La capacità massima annuale sarà di 700'000 litri di etanolo puro.
Ciò non è sufficiente a soddisfare tutti i bisogni del Paese, ma è comunque un buon inizio per coprire parte della domanda. L'etanolo sarà prodotto in due qualità: una specificamente per l'industria delle bevande e una come materia prima per tutte le altre sue applicazioni.
Il mercato svizzero dell'etanolo è stato liberalizzato dal 2019. Alcosuisse, ex importatore unico statale, è stato privatizzato e venduto a Thommen-Furler l'anno precedente, pur se si tratta di un'azienda indipendente.
Secondo quanto deciso l'anno scorso, il Parlamento vuole che la Svizzera recuperi le sue scorte obbligatorie. Una riserva di 6'000 tonnellate di etanolo è in fase di costituzione e sarà soggetta a stoccaggio dal 2022. Essa potrebbe, se necessario, venire utilizzata per la fabbricazione di disinfettanti. Il relativo credito approvato dalle Camere federali ammonta a 5,8 milioni di franchi.