La donazione della Confederazione servirà a sostenere le attività di diverse organizzazioni umanitarie nel Paese.
Il consigliere federale Ignazio Cassis: «Dobbiamo dare prospettive al popolo yemenita. Questo significa creare un legame stretto tra le attività in materia di aiuto umanitario, sviluppo, diritti umani e pace».
BERNA - La Confederazione intende versare 14 milioni di franchi per l'aiuto umanitario nello Yemen.
Lo ha indicato oggi il consigliere federale Ignazio Cassis in occasione della conferenza virtuale dei donatori, presieduta da Svezia e Svizzera, e organizzata in collaborazione con l'Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (OCHA).
Nel suo intervento, Cassis ha invitato al rispetto del diritto internazionale umanitario e si è espresso a favore del processo di pace guidato dall'ONU, si legge in una nota del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE). «Dobbiamo sviluppare approcci più sostenibili per dare prospettive al popolo yemenita. Questo significa che dobbiamo creare un legame stretto tra le attività in materia di aiuto umanitario, sviluppo, diritti umani e pace», ha affermato il ministro.
Il denaro versato dalla Svizzera servirà a sostenere le attività di diverse organizzazioni umanitarie, come il CICR e il Programma alimentare mondiale delle Nazioni Unite, precisa la nota, aggiungendo che l'aiuto elvetico si concentrerà sul settore dell'acqua e delle reti idrico-fognarie, sulla sicurezza alimentare e sulla protezione della popolazione civile.
Oltre al sostegno finanziario, la Svizzera mette a disposizione delle organizzazioni umanitarie anche esperti. Per Berna è importante che le ong attive sul posto abbiano obiettivi e margini di manovra ben definiti, in modo che la loro efficacia ed efficienza possano essere monitorate e, dove necessario, migliorate, sottolinea il DFAE.
Dallo scoppio dei conflitti armati nel 2015, la situazione nello Yemen rappresenta la più grave crisi umanitaria al mondo, con oltre 20 milioni di persone - pari al 67 per cento della popolazione yemenita - in assoluto bisogno di assistenza umanitaria. Una situazione che si è aggravata con la crisi di Covid-19, che imperversa tra altre epidemie. Sul Paese grava inoltre un problema migratorio di vasta portata, con quattro milioni di sfollati interni e un impatto devastante sulla situazione sanitaria, alimentare e sulla formazione scolastica.
Alla conferenza, che si è svolta in forma virtuale, hanno preso parte esponenti di 53 Paesi. Tra questi figuravano anche rappresentanti di organizzazioni internazionali e di ong.