Per l'ong si tratta di discriminazione dei musulmani
BERNA - L'accettazione dell'iniziativa anti burqa rappresenta una nuova discriminazione di una determinata comunità religiosa: lo sostiene Amnesty International (AI), secondo cui il mandato costituzionale alimenta inutilmente le divisioni e le paure.
Il divieto del velo integrale non è una misura volta alla liberazione delle donne: al contrario, viola la libertà di espressione e di religione, afferma Cyrielle Huguenot, responsabile dei diritti delle donne di AI Svizzera, citata in un comunicato.
L'ong chiede al mondo politico e al Consiglio federale di «sostenere inequivocabilmente i diritti fondamentali delle minoranze religiose del paese e di impegnarsi per una coesistenza pacifica». In particolare auspica misure per garantire che il divieto del velo integrale non emargini le donne interessate o le escluda dalla sfera pubblica.