La statistica 2020 di polizia mostra la forte componente digitale dei reati commessi nel Paese
Dominano le cibertruffe, mentre sono calati vistosamente i furti con scasso nelle abitazioni. Stabili gli omicidi. In vistoso aumento i ladri di biciclette... elettriche
BERNA - La delinquenza è sempre più digitale e meno muscolare. Più che con il piede di porco, il malvivente oggi si destreggia bene con la tastiera. A dirlo è la “statistica criminale di polizia” SCP 2020 che ha registrato lo scorso anno 24.398 reati caratterizzati da una componente digitale.
Da Cupido all’e-shopping - La stragrande maggioranza, 16.395 reati, riguardano il settore della «cibertruffa», nel quale rientrano per esempio le truffe legate agli acquisti online, agli annunci immobiliari o alla simulazione di una relazione amorosa.
Le vittime - Le persone danneggiate registrate per reati digitali ammontano a 15.714 e si suddividono in particolare in 8.056 uomini (58%), 5.822 donne (42%) e 1.834 persone giuridiche.
I reati - ll totale di 24 398 reati di criminalità digitale si suddivide in particolare in tre settori: “cibercriminalità economica”, con una quota dell’84,2%, “ciberdelitti sessuali”, con il 10,7%, e “ciberlesioni della reputazione e pratiche sleali”, con il 5,1%. Particolarmente inflazionata, con un totale di 16.395 delitti, è la “cibertruffa” che rientra nella categoria della “cibercriminalità economica”.
Il crimine classico - Nel 2020, in tutta la Svizzera sono stati denunciati 32.819 furti con scasso e con introduzione clandestina. È meno del 2019 (–9,9%) e in costante calo dal 2012. La statistica non commenta i dati, ma pare evidente che le case più presidiate con il lockdown abbiamo scoraggiato questo genere di reato. Se la maggior parte dei furti è diminuita, come i furti non altrimenti specificati e i furti con borseggio, rispettivamente del 14,6 e 28,7%, i furti fuori/dentro veicolo o quelli con scasso di veicolo sono invece aumentati del 15,4 e 7,4%. Anche il numero di furti di biciclette elettriche denunciati alla polizia, che ammonta a 6.082 reati, è fortemente aumentato rispetto all’anno precedente (+37,5%).
Stabile il numero di omicidi - Nel 2020 la polizia ha registrato 47 omicidi consumati (46 nel 2019), 28 dei quali commessi in situazioni di violenza domestica (29 nel 2019). Se si osservano le vittime più nel dettaglio, risulta che 11 di loro sono donne uccise dal partner o dall’ex-partner, mentre 9 sono bambini uccisi da uno dei genitori. I reati di violenza grave denunciati nel 2020 sono stati 1668, cioè 137 in più (+8,9%) rispetto al 2019, quando ammontavano a 1531. Tale incremento riguarda in particolar modo i tentati omicidi (+45 reati), le violenze carnali (+34) e le lesioni gravi (+32).
Altri reati in calo - La SCP esamina i reati ai sensi del Codice penale (CP), della legge sugli stupefacenti (LStup) e della legge sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI) registrati dalla polizia. Per queste tre leggi, tra il 2019 e il 2020 sono state osservate delle diminuzioni dell’ordine rispettivamente del 2,4, 9,4 e 11,5%.