Il più grande open air elvetico, programmato dall'8 luglio all'8 agosto, non avrà luogo per il secondo anno di fila.
Gli organizzatori hanno rinunciato anche al previsto evento alternativo: «I rischi erano troppo elevati. Una cancellazione all'ultimo minuto avrebbe potuto costare fino a 8.4 milioni di franchi».
NYON - Il Paléo Festival di Nyon (VD), uno degli appuntamenti musicali più noti in Svizzera romanda, ha deciso di gettare la spugna: l'edizione del 2021, seppur modificata per far fronte alle restrizioni imposte per frenare il coronavirus, non si terrà.
A Nyon avevano deciso di cambiare formato per dare vita a un evento inedito, in forma ridotta e compatibile con la situazione sanitaria. Tuttavia, a causa dell'incertezza persistente, gli organizzatori hanno deciso di annullare interamente l'appuntamento. La prossima edizione - dopo due anni di stop forzato - si svolgerà solo nel 2022, dal 19 al 24 luglio.
Il "45e Parallèle" - così avevano chiamato l'evento alternativo al tradizionale Paléo - si sarebbe dovuto tenere dall'8 luglio all'8 agosto 2021. Un mese di eventi con musica, esperienze e scoperte, ma con una capienza ridotta (fino a un massimo di 5'000 persone a serata) e posti seduti. A 100 giorni dall'appuntamento, tuttavia, «l'unica decisione responsabile e ragionevole è quella di rinunciare», hanno spiegato gli organizzatori in una nota, precisando che i biglietti acquistati rimarranno validi per il 2022.
»È come vedere la cima di una montagna e poi dover scendere perché il tempo è troppo brutto», ha detto a Keystone-ATS Daniel Rossellat, il numero uno del Paléo Festival. I rischi finanziari erano tuttavia troppo elevati, ha sottolineato. Una cancellazione all'ultimo minuto avrebbe potuto costare fino a 8,4 milioni di franchi.
Rinunciando in tempo, e quindi non sostenendo costi supplementari - ad esempio quelli relativi ad artisti, fornitori e locazione del sito - il Paléo spera di limitare il suo deficit 2021 a circa tre milioni di franchi, ha affermato Rossellat, il quale ha accolto favorevolmente la decisione delle Camere federali d'istituire una sorta di assicurazione di cancellazione per i festival. Si è tuttavia rammaricato che sia arrivata «troppo tardi» per l'edizione 2021 del Paléo.