Si tratta di un supplemento di 3,95 per trattamento. Una somma per ora rifiutata dall'UFSP
SURSEE - Una tariffa supplementare di 3,95 franchi per ogni trattamento per le misure di protezione legate alla pandemia: la chiede l'associazione svizzera di fisioterapisti Physioswiss.
L'anno scorso sono stati eseguiti molti meno trattamenti di fisioterapia, scrive oggi Physioswiss in un comunicato. Il primo lockdown ha causato perdite di fatturato fino al 100%.
Da gennaio a settembre, l'associazione ha calcolato che soltanto nel settore rimborsato dall'assicurazione malattia obbligatoria i fisioterapisti hanno perso circa 95 milioni di franchi di entrate. In termini di capacità e di entrate si è inoltre ancora lontani dai livelli di prima della pandemia.
Secondo la presidente di Physioswiss, Mirjam Stauffer, molti affiliati si trovano in una situazione finanziaria difficile. Già prima della pandemia, molti studi non erano in grado di costituire riserve a causa di una struttura tariffaria obsoleta e di una remunerazione che non copriva i costi.
L'associazione chiede pertanto alle autorità d'introdurre una nuova voce tariffaria per le "misure di protezione" legate alla pandemia. L'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) si è però finora rifiutato «senza alcuna giustificazione valida» di concedere una somma forfettaria di 3,95 franchi, scrive Physioswiss. L'associazione ha calcolato in 14'000 franchi all'anno i costi aggiuntivi per ogni posto di lavoro a tempo pieno.