Costo per la Confederazione? Circa 14 milioni di franchi
A causa dei loro componenti biochimici, non possono essere conservati a tempo indeterminato. E ora andranno buttati
BERNA - Un anno fa il Governo federale aveva acquistato un milione di test PCR con lo scopo di averne in scorta per eventuali emergenze. Costo? Circa 16,7 milioni di franchi. Di questi test, però, ben 740 mila hanno già superato la data di scadenza.
Secondo la "NZZ am Sonntag", non son più utilizzabili. A causa dei loro componenti biochimici, i test PCR non possono essere conservati a tempo indeterminato. Insomma, sarebbero stati buttati circa 14 milioni di franchi.
Non è chiaro come ciò sia potuto accadere. Una portavoce dell'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) spiega: «È sempre difficile valutare con precisione e in anticipo le reali necessità e prevedere come si svilupperanno le possibilità diagnostiche». Oggi, infatti, vengono utilizzati sempre più test antigenici al posto dei test PCR.
Il tentativo di cessione fallito - L'esercito ha acquistato 1047 kit con 1000 test ciascuno nella primavera del 2020 per conto dell'UFSP, ha sottolineato il portavoce dell'esercito Stefan Hofer all'agenzia Keystone-ATS, confermando quanto scritto dal settimanale zurighese.
All'inizio del 2021 i responsabili si sono resi conto che le riserve di questi dispositivi per la diagnosi del Covid-19 sarebbero ben presto scadute, a causa della loro composizione biochimica. È stato allora istituito un apposito gruppo di lavoro, composto di rappresentanti dell'UFSP e della farmacia dell'esercito, incaricato di venderli. Nei primi tre mesi dell'anno in corso ne sono stati ceduti circa 300'000, ciò che ha permesso di incassare circa 3 milioni di franchi.
Ma nei magazzini della Confederazione è rimasta la maggior parte dei test.