Secondo Christoph Kamber non si tornerà alla normalità prima del 2022-2023.
Il presidente di Expo Event Swiss LiveCom è pessimista: «Temo un nuovo salasso che potrebbe essere peggiore di quello dell'anno scorso»
BERNA - Le prospettive per il settore degli eventi sono «cupe». È quanto afferma Christoph Kamber, presidente di Expo Event Swiss LiveCom, l'organizzazione che rappresenta gli attori del settore, in un'intervista pubblicata oggi da Le Temps. A suo avviso non si tornerà alla normalità prima del 2022-2023.
«Se la situazione non migliora entro quest'estate, temo un nuovo salasso» che potrebbe essere peggiore di quello dell'anno scorso, aggiunge Kamber. «Senza giro d'affari, le riserve si esauriscono e non resta che chiudere».
«Stiamo perdendo un sacco di know-how che sarà difficile riattivare dopo la pandemia, quando risulterà necessario», ha aggiunto il presidente di Suisse LiveCom Expo Event. «Questo ci rende più vulnerabili rispetto alla concorrenza straniera».
Kamber chiede anche un'accelerazione delle campagne di vaccinazione ed esorta le autorità ad essere pronte a distribuire le dosi quando arrivano, perché «non abbiamo più tempo per aspettare». Egli vedrebbe di buon occhio un "passaporto Covid" per permettere alle persone di partecipare di nuovo agli eventi.
A metà marzo, l'organizzazione ha ottenuto l'inclusione nella legge Covid di un possibile sostegno finanziario per gli eventi sovracantonali che vengono annullati tra il 1° giugno 2021 e il 30 aprile 2022 a causa della pandemia, ricorda Kamber. Si tratta di un primo «successo», ma «la nostra proposta è stata fortemente ridimensionata».
«Deploro l'introduzione di formalità individuali, il che significa che molti eventi non potranno beneficiare di questa garanzia», precisa Kamber. «È anche problematico che per gli eventi locali il sostegno sia di competenza cantonale. Questo porta a differenze di trattamento».
Nel 2020, oltre 17'000 progetti sono stati cancellati nel settore degli eventi, con un conseguente calo del 57% del fatturato, ha riferito LiveCom Expo Event all'inizio di marzo. Circa 4460 posti di lavoro sono andati persi nel 2020, e il numero degli impieghi è sceso a 18'540. Inoltre, circa 220 aziende hanno cessato l'attività o hanno cambiato completamente il loro orientamento.