Sono stati registrati 14,2 milioni d'ingressi. Due milioni in più rispetto al 2015
NEUCHÂTEL - Gli ingressi ai musei nella Confederazione sono aumentati significativamente nel 2019: tuttavia, a gonfiare i numeri sono soprattutto i 60 musei elvetici a forte affluenza di pubblico, nessuno dei quali nella Svizzera italiana, che ogni anno registrano almeno 50'000 ingressi.
Questi musei - 38 nella Svizzera tedesca e 22 in Romandia - rappresentano solo il 5% del totale, ma grazie a essi il numero medio di ingressi è passato da 10'680 (nel 2015) a 12'575 nel 2019, indica in una nota odierna l'Ufficio federale di statistica (UST), presentando il rapporto sul Panorama museale elvetico che illustra la situazione nel 2019 e l'evoluzione su cinque anni.
«Il numero di ingressi nei musei a media e a bassa affluenza di pubblico - precisano i funzionari di Neuchâtel - è invece rimasto allo stesso livello».
In totale, nel 2019 i musei svizzeri hanno fatto registrare 14,2 milioni di ingressi, ovvero oltre 2 milioni in più rispetto al primo anno coperto dalla rilevazione - il 2015, con 12,1 milioni - dell'UST.
Nella Svizzera italiana 93 musei - In tutta la Svizzera ci sono 1'129 musei: nella Svizzera italiana se ne contano 93, 75 dei quali rientrano nella categoria “a bassa affluenza di pubblico (meno di 5'000 ingressi)”, mentre gli altri 18 non superano i 49'999 ingressi.
«La prevalenza dei musei a bassa affluenza di pubblico nelle regioni germanofona e italofona del Paese influisce sul numero medio di ingressi per museo secondo la regione linguistica», precisa l'UST.
I musei romandi - circa il 10% dei 228 totali supera i 50'000 ingressi - fanno infatti registrare in media il doppio degli ingressi (circa 22'000 nel 2019) rispetto ai musei situati nella Svizzera tedesca (un po' meno di 11'000); la differenza è ancora più marcata rispetto ai musei nella Svizzera italiana (circa 3'000 ingressi).
Secondo i dati dell'UST, nel 2019 il 66% delle persone della Svizzera italiana ha frequentato un'istituzione di tipo museale. La quota sale al 70% fra gli svizzero-tedeschi e al 74% fra i romandi.
Scienze naturali al top e in crescendo - In Svizzera, nel 2019, «i musei di scienze naturali sono quelli più frequentati», rileva ancora l'UST, secondo il quale la loro affluenza di pubblico è pure progressivamente cresciuta da 22'400 visitatori in media nel 2015 a 33'000 nel 2019.
Seguono i musei d'arte (particolarmente presenti nella Svizzera italiana) e i musei di archeologia, di storia e di etnografia, che ogni anno attirano circa 20'000 visitatori e rimangono ben al di sopra della media totale.
In cinque anni, nota ancora l'UST nel suo comunicato, la quota di persone con livello di formazione di scuola dell'obbligo che hanno visitato musei o esposizioni è diminuita: nel 2014 lo aveva fatto il 38% di loro, mentre nel 2019 la quota si è attestata al 30%. Ma se il livello di istruzione gioca un ruolo determinante nelle visite a tutte le istituzioni museali, l'età e talvolta il genere, invece, differenziano il pubblico in relazione ai tipi di musei visitati, sottolineano i funzionari neocastellani.
Dall'osservazione della statistica svizzera dei musei emerge «una grande stabilità». Tuttavia, l'aumento significativo del numero di ingressi registrati dai musei svizzeri a forte affluenza di pubblico delinea un panorama museale molto asimmetrico.