In quasi la metà degli intervistati, un membro della famiglia ha subito un'interruzione dell'attività lavorativa
La crisi economica si è pure tradotta in un aumento della disoccupazione giovanile. In Svizzera, il 7,3% dei 15-24enni era disoccupato nel terzo trimestre 2020.
BERNA - Oltre un quarto della popolazione svizzera è alle prese con difficoltà economiche a causa della pandemia da coronavirus. È quanto emerge da uno studio dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (OCSE). In media nei 25 Paesi esaminati la proporzione di persone con problemi finanziari è del 31%. La maggior parte degli interrogati auspica più aiuti statali.
In cambio, molti sarebbero disposti a pagare più imposte, ha precisato oggi l'OCSE. Lo studio, il secondo del genere, è stato realizzato su un campione di 25'000 persone in 25 dei 37 Paesi membri dell'Organizzazione.
Il 44,3% degli intervistati ha indicato che lui stesso o un membro del suo nucleo famigliare ha subito un'interruzione dell'attività lavorativa durante la pandemia. In Svizzera tale quota ammontava al 46,7%. Stando all'inchiesta, con il termine "interruzione" si intende la perdita del posto di lavoro, un licenziamento, l'ingresso in un programma occupazionale, il lavoro ridotto o un taglio dello stipendio.
Nei 25 Paesi oggetto dell'indagine l'11,8% ha visto un membro della propria famiglia perdere il posto di lavoro (Svizzera: 11%).
Per quanto riguarda la situazione finanziaria delle economie domestiche, nella Confederazione una su quattro (25,4%) è stata confrontata con questo genere di problemi. In Turchia tale quota ammontava al 61,2%, mentre in Messico era del 66,1%. Per far fronte a questa situazione, il 14,5% delle persone interrogate in Svizzera ha dovuto utilizzare i propri risparmi o altre riserve.
Talune sono state incapaci di far fronte alle spese abituali (6,8%). Altre hanno ricevuto l'aiuto di famigliari o amici (7%), si sono indebitate (3,5%), si sono rivolte ad organizzazioni umanitarie (3%) o hanno sofferto la fame (3,2%).
La crisi economica provocata dal coronavirus si è pure tradotta in un aumento della disoccupazione giovanile. In Svizzera, il 7,3% dei 15-24enni era disoccupato nel terzo trimestre 2020. Nei Paesi dell'OCSE tale quota ha raggiunto il 13,6%. L'Italia è stata la più duramente toccata con una proporzione del 30,9% di giovani disoccupati.