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SVIZZERA«Uno smantellamento ora sarebbe inaccettabile»

30.04.21 - 13:11
Il sindacato SEV-GATA prende posizione sulle misure di ridimensionamento annunciate ieri da Swiss.
Keystone (archivio)
«Uno smantellamento ora sarebbe inaccettabile»
Il sindacato SEV-GATA prende posizione sulle misure di ridimensionamento annunciate ieri da Swiss.
Per la divisione aeronautica del sindacato SEV un taglio in questa fase sarebbe «incomprensibile» e «dannoso».

BERNA - «Swiss deve continuare a mantenere il più possibile le sue strutture, per essere pronta quando il traffico aereo tornerà alla normalità». È con queste parole, espresse dal suo direttore Philipp Hadorn, che il sindacato SEV-GATA prende posizione sulla prospettiva di ulteriori tagli paventata ieri dal nuovo CEO della compagnia elvetica Dieter Vranckx. «La campagna di vaccinazione e la possibilità digitale per i passeggeri di dimostrare che sono “corona-clean” potrebbero indurre il Consiglio federale ad allentare e stabilizzare in tempi brevi le restrizioni di viaggio, come chiede il SEV-GATA insieme alla vasta alleanza “Back-in-the-Air”. Ribadiamo tuttavia che per noi la salute rimane prioritaria».

«In tanti vorranno volare» - Secondo il sindacato in Svizzera esiste senz’altro un’esigenza di recuperare i voli rinviati. Se vi sono purtroppo famiglie che vivono situazioni drammatiche, ve ne sono altre che, a seguito dei divieti di viaggiare e dei conseguenti annullamenti di voli, hanno rimpinguato il proprio gruzzolo per le vacanze, rinviando magari anche il godimento dei congedi di anzianità di lavoro. Di conseguenza, secondo SEV-GATA per Swiss a medio termine vi sono anche «prospettive positive», a condizione che «sappia cogliere queste opportunità e non lasci il campo ad altri».

Una carenza di personale alla ripresa sarebbe fatale - «Tagliando ora, Swiss rischia di rimanere senza personale qualificato quando arriverà la ripresa. I meccanici di aerei, per esempio, hanno bisogno di sei anni di formazione per acquisire le licenze necessarie – continua Hadorn – Swiss si espone quindi al rischio di una mancanza di mano d’opera qualificata e di know-how quando più ne avrà bisogno e di trovarsi in svantaggio sulla concorrenza. Ecco perché anche la Fondazione svizzera dell’aviazione, responsabile del controllo del rispetto dei requisiti fissati dal Consiglio federale per i finanziamenti accordati a Swiss, dovrebbe intervenire e richiamare la compagnia a evitare simili provvedimenti»,

Preservare i posti di lavoro - Per il sindacato è prioritario preservare i posti di lavoro. «Alcune loro attività sono così specifiche da rendere difficile trovare rapidamente impieghi alternativi sul mercato del lavoro attuale. Swiss ha quindi anche una responsabilità sociale nei loro confronti», precisa ancora Hadorn.

Investimento per il futuro - Swiss ha sostenuto di non poter continuare a registrare disavanzi all'infinito. D'altra parte, ieri ha ammesso che il prestito bancario ricevuto non è stato utilizzato nemmeno per metà. «Non vi è quindi una particolare urgenza, tanto più che si intravvede la luce alla fine del tunnel», fa notare il direttore di SEV-GATA. «I disavanzi per la manutenzione strutturale sono in realtà un investimento per il futuro. Questa strategia era sostenuta anche dal predecessore di Dieter Vranckx ed era un chiaro obiettivo della garanzia federale concessa, oltre che per assicurare i collegamenti aerei dalla Svizzera in tutto il mondo, anche per ragioni economiche, dettate da tutti i posti di lavoro che dipendono dalla compagnia aerea nazionale».

«Tagliare posti di lavoro? Comportamento anti-sociale» - Inoltre, per lo Stato non vi è alcun vantaggio nel sostenere i disoccupati invece di versare le indennità di lavoro ridotto, che permettono però di mantenere le strutture. «Da parte di Swiss sarebbe un comportamento antisociale dettato da una logica di PMI di tagliare precipitosamente posti di lavoro fintanto che le disposizioni sul lavoro ridotto lo permettono» critica Hadorn. «Tra l'altro, vi sono buone probabilità che il regime di lavoro ridotto venga prolungato oltre settembre, come richiesto anche da SEV-GATA ... In breve: con tagli affrettati, Swiss comprometterebbe il clima di benevolenza nei suoi confronti, soprattutto presso con il suo personale. Invece, sarebbe meglio chiedere al governo federale, se necessario, di convertire almeno parzialmente la garanzia in un contributo a fondo perso».

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COMMENTI
 

seo56 3 anni fa su tio
..... sindacati, socialisti, Verdi, ecc. sono la rovina della classe media!
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