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BERNATassa militare anche per le Guardie svizzere

12.05.21 - 10:54
L'eventuale deroga, secondo il Consiglio federale, sarebbe discriminatoria per i non cattolici
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Fonte ats
Tassa militare anche per le Guardie svizzere
L'eventuale deroga, secondo il Consiglio federale, sarebbe discriminatoria per i non cattolici
La proposta di esonero è contenuta in un disegno di legge approvato dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale

BERNA - I membri della Guardia svizzera pontificia non vanno esentati dall'obbligo di pagare la tassa militare per il periodo in cui prestano servizio a Roma.

L'eventuale deroga sarebbe infatti discriminatoria per i non cattolici e violerebbe la parità di trattamento, senza contare che le loro mansioni non vanno a beneficio della popolazione elvetica. È quanto sostiene il Consiglio federale in una presa di posizione.

La proposta di esonerare i militi della Guardia svizzera dalla tassa militare è contenuta in un disegno di legge approvato dalla Commissione della politica di sicurezza del Consiglio nazionale, che trae spunto da un'iniziativa parlamentare del consigliere nazionale Jean-Luc Addor (UDC/VS).

Nella sua presa di posizione destinata alle Camere, l'esecutivo riconosce sì il fatto che le Guardie svizzere "prestano un impiego particolare e prezioso per la reputazione della Svizzera all'estero"; ciononostante respinge l'introduzione di una disposizione derogatoria "perché all'estero queste non prestano un servizio militare, bensì un servizio di polizia per uno Stato estero". Le Guardie svizzere, inoltre, "non svolgono attività indispensabili a favore della popolazione svizzera, che giustificherebbero l'esenzione dalla tassa".

Con una deroga sancita a livello di legge, si violerebbe poi il divieto di discriminazione nei confronti di persone di altre confessioni: soltanto i cittadini svizzeri di fede cattolica romana possono infatti diventare membri della Guardia svizzera pontificia. Tale deroga violerebbe anche il principio della parità di trattamento di tutti gli assoggettati alla tassa.

Per tutti questi motivi, il Consiglio federale "non accetta" che le guardie svizzere vengano esentate dall'obbligo di pagare la tassa militare per la durata del loro servizio nella Città del Vaticano. La palla passa ora nelle mani del Consiglio nazionale.

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COMMENTI
 

Moga 3 anni fa su tio
Cosa fai nella vita? La statuina in Vaticano

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a Moga
Col pigiama della lidl

Anna 74 3 anni fa su tio
è una vergogna

pillola rossa 3 anni fa su tio
Oregiatones pagano come gli altri, ci mancherebbe...

Meck1970 3 anni fa su tio
facendo così...chi va ancora a fare la guardia per il papa? Inoltre trovo scandaloso che per il risanamento delle strutture delle guardie, lo dobbiamo pagare noi. Con tutti i miliardi che ha il vaticano.

marco17 3 anni fa su tio
MI scuso: ho letto male. In realtà l'iniziativa UDC chiedeva l'esonero dalla tassa e va quindi respinta per ragione di equità.

marco17 3 anni fa su tio
Per una volta sono d'accordo con un'iniziativa UDC. Le guardie del Papa sono al servizio di uno Stato estero quali mercenari. Se un cittadino svizzero presta servizio militare per un altro Paese, viene addirittura sanzionato penalmente. Che le guardie paghino la tassa militare mi sembra il minimo di giustizia ed equità.
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