La notizia è stata anticipata dal portale Bloomberg. Bocche cucite dai vertici della banca.
Secondo l'agenzia questa misura rientrerebbe nei tagli annunciati ad aprile, che hanno come obiettivo l'abbassamento dei costi di circa un miliardo di dollari.
ZURIGO - UBS si appresta a tagliare 700 impieghi in Svizzera sull'arco dei prossimi tre anni. Lo afferma l'agenzia Bloomberg rifacendosi a fonti interne. La misura farebbe parte del vasto programma di risparmi annunciato in aprile, che punta a diminuire i costi di circa un miliardo di dollari all'anno. La banca non vuole prendere posizione su questi voci.
La cancellazione dei 700 impieghi - nei comparti amministrazione patrimoniale, investment banking e attività in Svizzera - sarebbe solo la prima ondata e andrebbe ad aggiungersi ad altri 125 posti che dovevano già essere tagliati sulla base di un programma precedente. I licenziamenti potrebbero interessare qualunque posizione nella scala gerarchica, dai direttori ai semplici impiegati.
Nel presentare i conti del primo trimestre, il 27 aprile, UBS aveva fatto sapere di voler ridurre notevolmente i costi: con il miliardo annuo risparmiato l'istituto punta a finanziare iniziative di crescita. Già allora i vertici dell'istituto avevano indicato che la ristrutturazione avrebbe avuto conseguenze sull'organico, ma non erano state avanzate cifre concrete. Le cose sembrano però essersi messe in moto velocemente e internamente sembrano già emergere i contorni di quello che deve aspettarsi il personale. Non vi è però nulla di ufficiale: contattata dall'agenzia Awp, una portavoce ha ribadito oggi che la banca non vuole avanzare numeri al riguardo.
Da parte sua il portale Inside Paradeplatz fa notare che negli ultimi anni UBS ha aumentato il personale: per esempio alla fine del 2020 erano sotto contratto 71'551 dipendenti, il 4% in più di dodici mesi prima. Questo a causa dell'internalizzazione di servizi in precedenza affidati ad altri. Il nuovo Ceo Ralph Hamers - succeduto nel novembre 2020 a Sergio Ermotti - avrebbe come obiettivo cambiare questo stato di cose; anche perché vuole puntare soprattutto sulla digitalizzazione.