Sono rari i casi in cui si è dovuto procedere con una sospensione del lavoro.
A livello di cantoni, quello in cui sono stati effettuati più controlli è stato Zurigo, seguito da Vaud (ciascuno con circa 2500 aziende controllate entro fine aprile 2021) e da Berna (circa 2000).
BERNA - In oltre un anno di controlli, la Suva stila un bilancio positivo per quel che riguarda l'attuazione delle misure anti-Covid-19 nelle aziende in Svizzera. In solo rari casi è stato necessario disporre una sospensione del lavoro.
Da fine marzo 2020 a fine aprile 2021, si legge in un comunicato odierno, sono stati effettuati 19'245 controlli e una sospensione del lavoro è stata disposta solamente 62 volte. L'incarico delle verifiche è stato affidato all'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva) dal Consiglio federale.
Dopo una prima fase di incertezza, le aziende hanno capito l'importanza delle misure e reagito in tempi brevi per proteggere i propri collaboratori, sottolinea la Suva. A livello di cantoni, quello in cui sono stati effettuati più controlli è stato Zurigo, seguito da Vaud (ciascuno con circa 2500 aziende controllate entro fine aprile 2021) e da Berna (circa 2000).
Nonostante questo bilancio positivo, negli ultimi tempi si denota un certo rilassamento, soprattutto per quanto riguarda l'uso obbligatorio della mascherina quando si lavora all'interno o all'esterno e non si possono rispettare le distanze di sicurezza.
«La protezione dei lavoratori deve rimanere una priorità anche se i contagi diminuiscono. Spetta ai datori di lavoro imporre il rispetto sistematico delle misure di protezione», ha sottolineato André Meier, capodivisione Sicurezza sul lavoro e tutela della salute alla Suva, citato nella nota.