Il fatturato del ramo si è contratto del 62% a 264 milioni di franchi
BERNA - Il 2020 è stato un anno da dimenticare per le fiere svizzere: a causa della pandemia ne sono state organizzate solo 38, contro le 166 dei dodici mesi precedenti. Il numero dei visitatori è crollato da 5,1 milioni a 600'000, ha indicato oggi l'associazione di categoria Expo Event in margine all'assemblea generale.
La brusca contrazione ha avuto giocoforza conseguenze finanziarie: il fatturato del ramo si è contratto del 62% a 264 milioni di franchi. Le aziende hanno subito perdite d'esercizio per complessivi 138 milioni di franchi.
Sul fronte dell'impiego, malgrado il ricorso al lavoro ridotto le ditte si sono viste costrette a tagliare l'organico del 20%. A fine dicembre il comparto dava lavoro a 1135 persone, a fronte delle 1423 di un anno prima.
Le imprese sono però ora impegnate a guardare all'immediato futuro. Secondo l'organizzazione del settore il piano di allentamento delle restrizioni proposto dal Consiglio federale è troppo timido. «Siamo fiduciosi che l'attività fieristica si riprenderà rapidamente dopo la revoca dei divieti», afferma il presidente di Expo Event Christoph Kamber, citato in un comunicato.
Il ramo continua a fare affidamento sul potere degli incontri personali. «I nostri membri hanno mostrato molta creatività durante la pandemia e hanno sviluppato interessanti formati digitali e ibridi», osserva Kamber. «Tuttavia gli affari dal vivo non possono essere sostituiti: il contatto interpersonale diretto è decisivo», conclude il presidente dell'entità nata nel 2009 dalla fusione fra due precedenti organismi e che oggi conta 170 membri attivi.