Il ritorno in ufficio potrebbe avvenire a condizione che i dipendenti vengano testati almeno una volta alla settimana
Per molte aziende si tratta di uno sforzo organizzativo sproporzionato. Il Consiglio federale annuncerà oggi la sua decisione relativa ai prossimi allentamenti
BERNA - Oggi il Consiglio federale prenderà una decisione sugli allentamenti posti in consultazione lo scorso 12 maggio. Allentamenti che riguardano in particolare la ristorazione (stavolta si tratta della riapertura dei locali interni), le manifestazioni in presenza di pubblico, lo sport amatoriale e la cultura. E si parla anche del telelavoro: l'attuale obbligo potrebbe diventare una raccomandazione per le aziende che almeno una volta alla settimana effettuano test Covid sui dipendenti.
«Una soluzione non praticabile» - La condizione di organizzare test settimanali è già stata criticata dall'Unione svizzera degli imprenditori (USI) nel momento in cui la proposta è stata posta in consultazione: «Questa misura limitata nel tempo lascia molte domande senza risposta, è complessa da mettere in pratica e, considerati i progressi della campagna di vaccinazione, probabilmente non è proporzionata» afferma Fredy Greuter, responsabile comunicazione dell'USI a poche ore dalla decisione del Consiglio federale. «Molti dei nostri membri - aggiunge - hanno ancora molti interrogativi su come dovrebbero avvenire questi esami». Lo sforzo logistico e organizzativo per i test non andrebbe pertanto sottovalutato.
Non è ancora chiaro quante aziende siano pronte a mettere in pratica la condizione prevista dalla Confederazione. «In alcuni cantoni le autorità hanno introdotto già da tempo i test di massa pertanto dovrebbero essere preparati per fare fronte a un grande numero di aziende disposte a effettuare i test. In altri cantoni ci sono tuttavia ancora difficoltà da superare» afferma ancora Greuter. Anche le dimensioni di un'azienda giocano un ruolo importante: «Quelle più grandi, per esempio, dispongono spesso di personale medico interno. Non quelle più piccole».
«Nessun problema per le PMI» - «I test regolari sui dipendenti non sono un problema per le piccole e medie imprese (PMI)». Lo dice Roland Rupp, presidente dell'Associazione svizzera delle PMI. Sebbene il 99,7% delle aziende elvetiche sia composto da PMI, quasi il 90% di queste ha meno di dieci dipendenti. «Per queste aziende il telelavoro è stato un provvedimento faticoso, ma nel frattempo si sono organizzate in modo che il lavoro da casa non sia più necessario. E soprattutto le piccole imprese con uno o due dipendenti non sempre rispettano tale obbligo. Molti ora aspettano soltanto la revoca, in modo da poter tornare a lavorare normalmente».
Questione di socializzazione - La situazione è ben diversa, a titolo d'esempio, presso il gigante assicurativo Axa: «Faremo uso della possibilità prevista». Si parla quindi di un graduale rientro in ufficio, rispettando un severo piano di protezione e la necessità di testare settimanalmente il personale, come spiega la portavoce Melanie Ade. In casa Axa, inizialmente ai dipendenti sarà raccomandato - quando possibile - di lavorare ancora da casa. E di passare soltanto un giorno alla settimana in ufficio. «In questo modo vogliamo consentire al personale di mantenere i contatti sociali».
I dipendenti saranno testati regolarmente. «L'esame richiederà soltanto pochi minuti e potrà essere effettuato a casa, in modo che poi è sufficiente consegnare il kit una volta giunti sul posto di lavoro. Non sarà quindi necessario arrivare in anticipo» spiega ancora Ade. Si potrà lavorare normalmente fino all'arrivo del risultato del test.