Il Consiglio federale promette un prodotto simile, ma più consono alle attuali esigenze dei viaggiatori, entro il 2022.
La soppressione di questa offerta molto apprezzata aveva fatto scalpore e provocato un'ondata di proteste anche politiche.
BERNA - La carta giornaliera a prezzo ridotto venduta dai Comuni dovrebbe venir sostituita da un prodotto simile entro la fine del 2022 più consono alle attuali esigenze dei viaggiatori.
Lo scrive il Consiglio federale in risposta a un'interpellanza di Valérie Piller Carrard (PS/FR), delusa per la soppressione di un mezzo di trasporto a suo dire popolare.
Stando alla consigliera nazionale, dal 2023 la carta giornaliera a prezzo ridotto venduta dai Comuni a 40 franchi invece di 75 non sarà più disponibile, come comunicato dall'associazione Alliance Swisspass. A suo dire, più di un Comune - tra cui diversi anche in Ticino - sarebbe rimasto sorpreso dall'annuncio, a maggior ragione in considerazione del notevole successo che riscuote questa offerta, disponibile da una ventina d'anni circa.
La ragione addotta da Swisspass per tale passo è il calo delle vendite dovuto all'introduzione, nel 2017, dei biglietti risparmio. In un momento di crisi come quello attuale che ha visto contrarsi i viaggi in treno a causa della pandemia, tale mezzo di trasporto potrebbe contribuire a risollevare le finanze delle ferrovie, secondo la friburghese.
Nella sua risposta, il governo spiega la decisione di Alliance SwissPass - un'associazione delle imprese di trasporto - con la crescente concorrenza delle offerte risparmio che mette in difficoltà i Comuni, non più in grado di coprire i costi con la vendita delle loro carte giornaliere. A ciò si è aggiunta la pandemia, che ha indotto negli ultimi mesi un buon numero di Comuni a cessare addirittura la vendita per timore di non poter più rientrare nei costi.
A tali fattori si aggiunge il fatto che il processo di vendita non è ottimale: benché la maggior parte delle carte giornaliere comunali possa essere prenotata e pagata online, spesso deve essere ritirata di persona in municipio. Inoltre, Alliance SwissPass fa fatica a controllare il rispetto delle disposizioni tariffarie: le carte sono spesso vendute a persone che non ne hanno diritto, sotto banco o talvolta passate a terzi al termine del viaggio. Per di più, le differenti regolamentazioni cantonali e i diversi sistemi informatici impediscono la digitalizzazione delle carte, un procedimento peraltro possibile solo al costo di un notevole impiego di risorse umane e finanziarie.
Da qui la decisione di sopprimere questo titoli di trasporto, dopo che Alliance SwissPass ha sentito i comitati dell'Unione delle città svizzere e dell'Associazione dei Comuni Svizzeri, anche loro preoccupati dalla situazione. Secondo l'esecutivo, insomma, la decisione non è un fulmine a ciel sereno, poiché comunicata in anticipo, né unilaterale.
Il futuro? Entro la fine del 2022, scrive il governo, Alliance SwissPass, l'Unione delle città svizzere e l'Associazione dei Comuni Svizzeri svilupperanno un nuovo prodotto «che risponderà alle attuali esigenze della clientela e delle imprese di trasporto». Il Consiglio federale fa notare che la carta giornaliera risparmio è già oggi un prodotto equivalente a quella comunale ma con un vantaggio in più: è accessibile a tutti i viaggiatori, e non soltanto agli abitanti di un Comune. Dal 2023 Alliance SwissPass prevede di aumentarne il contingente.
Tra l'altro, a detta dell'esecutivo che risponde alle perplessità della deputata in merito alla digitalizzazione imperante dei titoli di trasporto, «le persone anziane apprezzano sempre di più la possibilità di poter acquistare i biglietti con il loro smartphone invece di doversi recare allo sportello o al distributore automatico».