Il Tribunale cantonale di Berna ha deciso di non entrare in materia sul ricorso per il rinvio.
Il Tribunale economico aveva rinviato al Ministro pubblico il procedimento a causa di un vizio procedurale commesso dall'Ufficio federale di polizia.
BERNA - Nuova sconfitta per l'Ufficio federale di polizia (Fedpol) nel procedimento contro gli ex quadri di AutoPostale: il Tribunale cantonale di Berna non è entrato in materia su un ricorso riguardante la decisione di rinvio presa in dicembre dal Tribunale penale economico bernese.
Il Tribunale economico aveva rinviato al Ministro pubblico il procedimento a causa di un vizio procedurale: la nomina da parte di Fedpol dell'ex giudice federale Hans Mathys e del giudice cantonale Pierre Cornu, per guidare l'inchiesta esterna, non disponeva secondo la corte di una base giuridica formale.
Fedpol aveva annunciato ricorso, sostenendo che le nomine erano conforme alla legge. Oggi il Tribunale bernese non è entrato in materia: la decisione di prima istanza è infatti di tipo procedurale, non suscettibile di ricorsi, salvo casi di pregiudizi giuridici irreparabili.
La vicenda riguarda la realizzazione di utili illeciti di AutoPostale nel traffico regionale viaggiatori grazie a sovvenzioni. Dal punto di vista finanziario, la vicenda è conclusa: AutoPostale ha restituito alla Confederazione, ai Cantoni e ai Comuni circa 205 milioni di franchi. Tutti i membri della direzione sono inoltre stati costretti a dimettersi.
Dal punto di vista penale, nel mirino del Ministero pubblico ci sono sei ex manager di AutoPostale nonché l'ex responsabile delle finanze (CFO) del gruppo Posta, Pascal Koradi.