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SVIZZERAAl ristorante anche se sapevano di essere positivi al Covid

03.06.21 - 15:37
Almeno 300 casi nel canton Vallese. Le autorità locali erano a conoscenza del fatto, ma non sono intervenute
Keystone
Al ristorante anche se sapevano di essere positivi al Covid
Almeno 300 casi nel canton Vallese. Le autorità locali erano a conoscenza del fatto, ma non sono intervenute

 

Almeno 300 persone sono andate a mangiare al ristorante pur sapendo di essere positive al Covid. È accaduto lo scorso mese di ottobre in Vallese dove le autorità locali hanno messo a confronto i dati delle persone testate con i dati personali dell’app di monitoraggio Socialpass, una piattaforma di registrazione per gli ospiti di ristoranti e bar. Dal confronto è emerso che trecento persone risultate positive al coronavirus, pur sapendo del loro stato di salute hanno continuato ad andare in bar e ristoranti mettendo a rischio la salute di almeno 1500 persone. Lo Stato lo sapeva, ma non avrebbe fatto nulla.   

La notizia pubblicata sul Blick e ripresa dai principali portali d’oltregottardo, è stata confermata dall’ex consigliera di Stato vallesana Esther Waeber-Kalbermatten, la quale ha riferito del test di confronto dei dati, ma ha ammesso di non aver mai visto l’elenco delle persone, né il loro numero: «Non avevamo le basi legali per utilizzare queste informazioni, la legge sulla protezione dei dati vieta la diffusione di questo tipo di informazioni. Non lo vogliamo né in Svizzera, tantomeno in Vallese».

Sul numero delle persone coinvolte c’è chi ha gettato acqua sul fuoco: «Non erano trecento» ha dichiarato Jean-Bernard Moix, direttore di Promotion Santé Valais, spiegando che il test presentava inesattezze e duplicazioni, e che alla fine si trattava di un centinaio di “casi problematici”, persone positive al virus o che comunque sarebbero dovute restare in quarantena. Ha pure precisato che il confronto dei dati fatti al computer era solo un test, un episodio isolato insomma, e che non dovrebbe trasformarsi in routine in futuro.

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