Il 64enne ha investito oltre un miliardo di franchi nel cantone.
La maggior parte di questi sono stati usati per il complesso turistico sorto ad Andermatt.
ALTDORF - Il canton Uri ha attribuito oggi la cittadinanza onoraria all'imprenditore egiziano Samih Sawiris. Il 64enne ha investito oltre un miliardo di franchi nel cantone, destinati soprattutto al complesso turistico sorto nella località di Andermatt.
Il riconoscimento è dovuto a quanto fatto da Sawiris nel corso degli ultimi 15 anni per il turismo del cantone e di Andermatt, ha indicato il presidente del parlamento urano Ruedy Zgraggen nel corso di una cerimonia ad Altdorf. La laudatio è stata affidata all'ex sciatore Bernhard Russi.
Si tratta del primo straniero ad aver ottenuto tale riconoscimento nel cantone alpino e, in generale, il primo da 19 anni a questa parte. Gli investimenti - almeno 1,1 miliardi - dell'imprenditore egiziano hanno permesso la creazione di circa 700 impieghi ad Andermatt e ogni anno il canton Uri incassa 4 milioni di franchi supplementari in gettito fiscale. La società di Sawiris, la Orascom Development Holding è attiva a livello internazionale e ha sede ad Altdorf.
Coronavirus, restrizioni ed economia
La proposta del governo cantonale di accordare la cittadinanza onoraria a Sawiris aveva sollevato critiche e opposizione, ma nel maggio 2020 il parlamento urano ha infine accolto la richiesta per 30 voti a 14 e 6 astenuti.
A fare scalpore, in quelle settimane, erano state le critiche rivolte dall'egiziano all'indirizzo del Consiglio federale in merito alle misure restrittive imposte legate al coronavirus. In un'intervista alla SonntagsZeitung all'inizio di maggio dello scorso anno, Sawiris aveva dichiarato che miliardi di franchi sarebbero andati persi per qualche centinaia di morti in meno. Per il miliardario, le restrizioni adottate nella Confederazione per salvare le persone con meno di 60 anni erano sproporzionate rispetto ai danni causati all'economia. A suo parere, vi erano più possibilità di vincere alla lotteria che di morire di Covid-19 in tale fascia di età.
L'imprenditore avrebbe dovuto già ricevere la cittadinanza onoraria un anno fa. Ma proprio a causa della pandemia, la cerimonia era stata rinviata.