Non tutti reagiscono allo stesso modo al vaccino contro il Covid-19. Sono circa 2700 le reazioni avverse segnalate.
Questo a fronte di 5 milioni di somministrazioni. L'esperto spiega come ciò accade e per quale motivo non bisogna preoccuparsi.
BERNA - Le reazioni possono essere diverse. C'è chi avverte solo un lieve dolore al braccio, chi invece viene colto da spossatezza, febbre, mal di testa... Insomma, non tutti rispondono allo stesso modo al vaccino contro il Covid-19.
La maggior parte delle persone - stando al bilancio di Swissmedic di qualche giorno fa - non avverte praticamente nulla. Su 5 milioni di vaccinati in Svizzera, però, 2700 circa hanno avuto collaterali. Di questi il 65% non erano gravi, al contrario del restante 35%.
Perché ciò accade? Da un lato, perché il vaccino contro il Covid contiene forti dosi di antigene che devono essere processate dall'organismo. Dall'altro perché le cellule accolgono le particelle di mRNA instabili dentro un piccolo involucro di grassi, usato per ricavare proteine virali (spike). Queste proteine mettono in allarme il sistema immunitario e lo inducono a produrre anticorpi. Il corpo reagisce a questo processo con i sintomi ormai noti.
C'è da preoccuparsi? «No», stando a Christoph Berger, presidente della Commissione federale per le vaccinazioni. «Gli effetti collaterali sono una reazione alla vaccinazione, che è diversa da persona a persona - spiega interpellato dal Blick -. Se avverti dolore al braccio, febbre o brividi nelle prime 48 ore, devi solo aspettare. È il caso di consultare un medico solo se questi effetti collaterali si protraggono».
Il suggerimento dell'esperto è quello di usare, qualora fosse necessario, farmaci quali «antipiretici e antinfiammatori, che possono essere assunti senza problemi».
Il motivo per il quale le reazioni sono diverse è semplice: «Ogni corpo è diverso e c'è da considerare anche l'età del soggetto e l'eventuale presenza di malattie pregresse».
Più singolare il fatto, documentato, che al richiamo si reagisca in modo più violento rispetto alla prima somministrazione: «Con la vaccinazione il corpo risponde simulando la malattia - spiega Berger -. Con il richiamo sa come reagire e lo fa più velocemente e con più forza. Per questo motivo, chi è già guarito dal Covid, alla prima somministrazione ha una reazione più forte rispetto a chi non ha mai contratto la malattia».
Insomma, non c'è nulla da temere. Per il nostro organismo è "normale amministrazione".