Swissmedic ha omologato il preparato di Pfizer/BioNTech per i ragazzi che hanno tra i 12 e i 15 anni.
Questo rappresenta un ulteriore passo in avanti nella campagna vaccinale. Prima di prendere appuntamento verrà comunque fatta un'analisi per stabilire i rischi e i benefici dell'iniezione.
BERNA - Un nuovo (concreto) passo avanti per la campagna vaccinale è stato compiuto in Svizzera. A inizio giugno, infatti, Swissmedic ha dato il via libera all'omologazione del preparato anti-Covid-19 di Pfizer/BioNTech per gli adolescenti tra i 12 e i 15 anni.
Una vaccinazione che, nonostante gli adolescenti corrano un rischio esiguo di ammalarsi in modo grave, viene caldamente raccomandata dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) e dalla Commissione federale per le vaccinazioni (Cfv). «La vaccinazione - precisano - è raccomandata specialmente ai giovani la cui salute è già fortemente compromessa da una malattia cronica e che desiderano scongiurare, quanto più possibile, ulteriori infezioni».
La vaccinazione è inoltre importante - viene ricordato dall'Ufsp in una nota - per coloro che convivono con persone immunodepresse. «Di conseguenza, la strategia di vaccinazione è stata adeguata e le raccomandazioni per la somministrazione di vaccini a mRNA sono state completate con l’aggiunta del «Gruppo target 6», di cui fanno parte gli adolescenti di età compresa tra i 12 e i 15 anni».
Analisi rischi-benefici - Sulla base delle proprietà dei vaccini attualmente note e dei dati fin qui disponibili per questa fascia d’età in termini di tolleranza e sicurezza, nonché del basso carico di malattia, prima di fissare un appuntamento per la vaccinazione occorrerà però effettuare un’analisi rischi-benefici individuale con i genitori o con un’altra persona di fiducia e in seguito decidere se e quando procedere con la vaccinazione.
Enorme efficacia, soliti effetti collaterali - Finora, per gli adolescenti dai 12 anni in su l’unico vaccino omologato in Svizzera è quello di Pfizer/BioNTech. Secondo studi clinici effettuati sulla fascia d’età in questione - ricorda l'Ufsp - «l’efficacia di questo vaccino sfiora il 100%». Anche gli effetti collaterali sono quelli già noti: «Nella maggior parte dei casi, i giovani hanno manifestato dolori nella sede d’iniezione, spossatezza, mal di testa, brividi, dolori muscolari, febbre o dolori articolari», precisa l'Ufsp facendo notare che, di norma, gli effetti collaterali durano «da uno a tre giorni» e possono essere più accentuati dopo la seconda dose.