Secondo Suva, la tendenza sarebbe in aumento.
Anche per i ciclisti il tasso alcolico massimo è dello 0,5 per mille, e il mancato rispetto del limite può far incorrere in una multa.
BERNA - In Svizzera ogni anno vengono notificati agli assicuratori circa 21'000 incidenti in cui sono coinvolte biciclette: più di 1'300 sinistri sono legati al consumo di alcool dei ciclisti e la tendenza è in aumento, ha comunicato oggi l'Istituto nazionale svizzero di assicurazione contro gli infortuni (Suva).
Casi in aumento - Molte persone inforcano le loro biciclette per tornare a casa dopo una festa o un aperitivo in cui hanno alzato il gomito, invece di fare il tragitto a piedi. «Ma andare in bicicletta dopo aver bevuto alcolici è rischioso», viene sottolineato nella nota. Secondo le ultime statistiche ufficiali, nel 50% degli incidenti in bicicletta registrati dalla polizia la colpa è del ciclista, e circa il 6,5% avviene sotto l'influenza dell'alcool.
Il rischio patente - I ciclisti sono esposti alle stesse conseguenze penali degli automobilisti quando guidano sotto l'influenza dell'alcool, ricorda Suva. Se il livello di alcool nel sangue supera o è uguale allo 0,5 per mille, i ciclisti possono essere multati. In alcuni casi, questo può comportare la perdita della patente di guida.
Riduzione indennità - Se il tasso di alcolemia supera il valore limite al momento di un incidente con la bicicletta, il ciclista può vedersi ridurre le prestazioni dell'assicurazione. Secondo Suva questo è il caso di circa due dozzine di incidenti in bicicletta ogni anno. Le indennità giornaliere possono essere ridotte fino al 30%.