Era il 25 giugno 2020 quando l'applicazione di tracciamento elvetica venne messa a disposizione della popolazione.
Scaricata da 3.18 milioni di svizzeri, si è rivelata un'arma efficace per la lotta contro la pandemia. L'Ufsp: «Già lo scorso autunno abbiamo potuto rintracciare diverse persone asintomatiche grazie all'applicazione».
BERNA - Un anno fa - era il 25 giugno - la Svizzera è stata tra le prime nazioni al mondo a introdurre un’applicazione di tracciamento per smartphone per tentare di arginare l'avanzata del Covid-19.
365 giorni dopo, l'Ufsp stila un (primo) bilancio intermedio: «Sono quasi due milioni le persone che utilizzano attivamente SwissCovid», ricorda l'Ufsp, precisando che l'applicazione è stata scaricata in totale da 3.18 milioni di svizzeri. «Usando SwissCovid, queste persone aiutano a interrompere le catene d’infezione e riescono a essere avvisati più rapidamente di un rischio di contagio».
Efficace - SwissCovid, insomma, è stata un'arma efficace per la lotta contro la pandemia. «Già nell’autunno del 2020 - sulla base dell’analisi dei moduli di dichiarazione medici - si è osservato che persone asintomatiche che si sono sottoposte al test a seguito di una segnalazione di SwissCovid sono poi risultate positive», precisa l'Ufsp. «Con l’isolamento di queste persone, le catene d’infezione sono state interrotte tempestivamente». In totale, sottolineano le autorità sanitarie, sono stati inseriti 83'117 codici nell'applicazione, che hanno a loro volta generato segnalazioni presso altri utenti.
Perfezionamento continuo - Dal suo lancio del 25 giugno scorso, SwissCovid è stata continuamente perfezionata, sia nell’interfaccia utente, sia a livello tecnico. «Con l’adeguamento al sistema operativo di Apple, è stato possibile rendere accessibile l’app anche a utenti iPhone con apparecchi più datati», precisa l'Ufsp ricordando che durante la seconda ondata «la generazione di codici Covid-19 ha portato i servizi cantonali ai loro limiti di capacità».
Sono inoltre state adeguate le basi giuridiche per permettere l'interoperabilità con l'applicazione tedesca, la Corona-Warn-App, della quale da marzo 2020 beneficiano in particolare circa 60'000 frontalieri.
Prospettive future - Attualmente l'Ufsp sta lavorando a un ampliamento di SwissCovid che dovrebbe permettere d'informare ancora più persone in modo anonimo e semplice circa un rischio di contagio. Le notifiche dell’app sono trasmesse rapidamente e mirano a motivare le persone a sottoporsi al test per il coronavirus.