È quanto successo alla famiglia Pfyl di Berna, che era pronta per Maiorca. Ma il risultato era sbagliato
Nemmeno una seconda analisi ha permesso di revocare subito l'isolamento
BERNA - Era tutto pronto per le vacanze a Maiorca, in Spagna. Ma poi c'era da fare il test per recarsi nel paese di destinazione. E il viaggio è saltato: Rahel Pfyl è infatti risultata positiva al coronavirus. E tutta la famiglia (inclusa la figlia di due anni) è finita in isolamento.
«Non ci potevo credere» racconta a 20 Minuten, spiegando che erano sempre stati molto attenti, in particolare con l'approssimarsi della partenza. Ed è per questo che Rahel si è poi sottoposta a un secondo test. Lo scorso sabato, in mattinata, ha ricevuto il risultato: stavolta era negativo.
Ma per prendere il volo diretto a Maiorca era ormai troppo tardi. La famiglia era ancora in isolamento, nonostante la donna nel weekend avesse tentato di contattare le autorità sanitarie cantonali e il contact tracing.
Chiamate che hanno destato i sospetti delle autorità. Lunedì mattina la polizia si è infatti presentata alla porta della famiglia Pfyl «per controllare che fossimo a casa» racconta Rahel. Soltanto a seguito di un test sierologico (anche quest'ultimo risultato negativo) l'isolamento è poi stato revocato.
«Nella maggior parte dei casi non viene effettuato un secondo test PCR e sono relativamente poche le persone che si lamentano dell'isolamento» afferma Gundekar Giebel, responsabile della comunicazione per il dipartimento bernese della sanità. In ogni caso, soltanto le autorità cantonali possono ordinare una nuova analisi. «Una persona potrebbe farsi testare a più riprese, finché non ottiene il risultato desiderato».