Dopo la débâcle del 13 giugno, gli oppositori ci riprovano. Oggi hanno consegnato le firme per il referendum-bis.
Il Consiglio federale ha già scelto il 28 novembre quale data per questa seconda votazione.
BERNA - Gli oppositori alla legge Covid-19 ci riprovano: oggi hanno inoltrato alla Cancelleria federale le firme del loro secondo referendum contro una normativa che, a loro parere, attribuisce troppo potere al Consiglio federale e discriminerebbe le persone non immunizzate.
A detta degli organizzatori della consultazione - gli "Amici della Costituzione", la "Rete scelta vaccinale" (Réseau Choix Vaccinal) e l'Alleanza d'azione dei cantoni primitivi - sarebbero state raccolte in circa tre settimane quasi 62 mila firme, sulle 50 mila necessarie.
Queste ultime due organizzazioni avevano già lanciato il secondo referendum ancor prima che la legge Covid 19 - contro la quale era stato lanciato un primo referendum nella sua versione del 25 di settembre - venisse approvata dal popolo lo scorso 13 di giugno. Il secondo referendum prende ora di mira gli emendamenti alla legge adottati dal parlamento lo scorso mese di marzo durante la sessione primaverile.
Per gli avversari della rivista legge, il certificato Covid per le persone vaccinate, guarite o testate negativamente discrimina i non vaccinati. Far dipendere la partecipazione alla società dall'avvenuta vaccinazione è incostituzionale a loro parere. Inoltre, non vi sono minacce tali da richiedere un simile passo.
Il Consiglio federale ha scelto il 28 novembre quale data per il secondo voto. Nella votazione del 13 giugno, il popolo aveva approvato la legge Covid-19 col 60,2% delle preferenze.