Sono diversi gli svizzeri che, quando ancora i vaccini scarseggiavano, hanno cercato riparo all'estero per immunizzarsi.
L'Ufsp, però, concederà il documento utile a viaggiare e a partecipare ad eventi solo a chi completato il ciclo vaccinale dei soli preparati riconosciuti nel nostro Paese.
BERNA - Diversi svizzeri in tempo di magra di vaccini si sono aggrappati a Sputnik. Ma ora, quello che sembrava un salvagente inizia a imbarcare acqua. Per loro, infatti, si chiudono le porte per l'accesso al certificato vaccinale.
No vax e immigrati - Questo, mentre la campagna vaccinale nel nostro Paese ha subito una battuta d'arresto. Una fetta della popolazione, a quanto pare, non trova la giusta motivazione, oppure è spaventata dai possibile effetti avversi dei vari preparati contro il Covid. La reticenza è concentrata particolarmente in alcune realtà rurali, ma anche tra gli immigrati.
Nau.ch ha bussato a diverse ambasciate in Svizzera. La maggior parte delle richieste è rimasta senza risposta. L'ambasciata del Kosovo si è limitata comunicare il suo appoggio alla campagna vaccinale.
I vaccinati all'estero - Sorprendono, invece, le dichiarazioni dell'ambasciatore serbo Goran Bradic: «Sappiamo che molti connazionali, tra cui alcuni svizzeri, sono andati in Serbia negli ultimi mesi per ottenere il vaccino», spiega. Non riesce tuttavia a fornire cifre esatte.
Il motivo di queste trasferte? Inizialmente, in Svizzera, gli appuntamenti per le vaccinazioni erano pochi e riservati a categorie specifiche: anziani e personale sanitario in primis.
Certificato covid non per tutti i vaccinati - Anche altri paesi come Russia, Dubai e Abu Dhabi hanno ampliato l'offerta turistica fornendo vaccini ai visitatori. Il preparato ricevuto, però, si rivela centrale per l'ottenimento del tanto atteso certificato Covid. Il documento rilasciato dopo la seconda vaccinazione, che consentirà maggior libertà per chi intende viaggiare o accedere a determinate manifestazioni, viene fornito solo con i vaccini riconosciuti in Svizzera.
Ciò significa che chiunque scelga Moderna, Pfizer-Biontech o Johnson & Johnson non dovrebbe avere problemi. Se si è stati vaccinati con AstraZeneca, Sinovac o il già menzionato Sputnik V, sulla carta, si è tagliati fuori e trattati alla stregua dei non vaccinati. Chi, tra questi, volesse farsi una serata in discoteca (per fare un esempio) lo potrà fare solo previo test. Con risultato negativo ovviamente.