L'interesse per le professioni infermieristiche aumenta, ma non basta per far fronte alla carenza di personale
Il 40% abbandona poi l'attività durante la propria carriera. «Bisogna migliorare le condizioni di lavoro» afferma l'Associazione per il personale infermieristico
BERNA - È da anni che in Svizzera si discute della carenza di personale sanitario, in particolare infermieri. Secondo l'Osservatorio svizzero della salute (Obsan), entro il 2030 ne mancheranno circa 65'000. Ma sembra che la pandemia stia risvegliando l'interesse per la formazione sanitaria. È quanto si evince da un'analisi della Neue Zürcher Zeitung, secondo cui nel nostro paese le scuole per infermieri stanno registrando un boom d'iscrizioni in vista del prossimo anno accademico.
Al centro di formazione della Svizzera centrale Xund si parla per esempio di un aumento del 20% rispetto all'anno precedente. A Winterthur, il Centro per la formazione sanitaria ZAG registra un incremento compreso tra il 5 e il 10%. L'aumento è invece del 15% per la formazione di base alla Scuola universitaria professionale di scienze applicate di Zurigo (ZHAW). Il Centro formativo sanitario di Basilea Città parla di record d'iscrizioni.
In Ticino un incremento dell'interesse era già stato osservato durante lo scorso anno accademico. Alla Scuola universitaria professionale della Svizzera italiana (SUPSI) le domande d'ammissione erano aumentate del 10%. «Quest'anno l'interesse è riconfermato ed è probabile che ci sarà un nuovo incremento» ci dice Carla Pedrazzani, responsabile del corso di laurea in cure infermieristiche. Un confronto diretto non è però al momento possibile a causa della modalità d'accesso all'esame d'ammissione.
Il valore delle professioni sanitarie - Ma come mai l'interesse cresce proprio durante la pandemia, quando il personale infermieristico ha raggiunto i limiti? «Il valore e l'importanza delle professioni sanitarie sono più presenti che mai nella società» afferma Tobias Lengen, vicedirettore di Xund. «Abbiamo posti di lavoro interessanti con delle prospettive, e questo in un ambiente relativamente sicuro. In tempi economicamente difficili e incerti, si tratta di aspetti importanti» aggiunge Emmanuel Hofer, responsabile dell'Associazione svizzera dei centri di formazione sanitaria.
Ma verosimilmente l'attuale boom d'iscrizioni non permetterà di fare fronte alla carenza di personale. Secondo Obsan, il 40% degli infermieri formati abbandona l'attività nel corso della propria carriera. È pertanto importante migliorare le condizioni di lavoro nel settore. Il prossimo 28 novembre passerà infatti dalle urne un'iniziativa che intende migliorare le condizioni del personale infermieristico. «Solo con un miglioramento sarà possibile ridurre l'elevata percentuale di persone che lasciano la professione» afferma Yvonne Ribi dell'Associazione per il personale infermieristico.