La Procura vodese sta indagando sulle attività di alcuni dipendenti del massimo organo calcistico europeo.
NYON - Il ministero pubblico vodese ha aperto un'inchiesta su alcune "attività" svolte presso l'Unione delle federazioni calcistiche europee (UEFA), che ha sede a Nyon (VD). Due dipendenti, arrestati in aprile, sono appena stati liberati dal carcere preventivo. L'organizzazione internazionale li ha licenziati e ha presentato una denuncia.
L'ufficio del procuratore conferma «l'esistenza di un'indagine penale, che ha incluso un intervento della polizia presso la sede dell'UEFA». Lo ha scritto oggi a Keystone-ATS, confermando un'informazione del Blick online in lingua francese. Il ministero pubblico ha aggiunto che «molte persone, alcune delle quali dipendenti dell'UEFA, sono state interrogate».
Due persone erano detenute dal 7 aprile. Sono appena uscite dal carcere, una il 4 agosto, l'altra nel corso della giornata odierna. Entrambe beneficiano della presunzione di innocenza, ha sottolineato la procura, che non fornisce ulteriori informazioni. L'indagine continuerà «nei prossimi mesi».
L'UEFA, da parte sua, ha dichiarato che l'indagine concerne «alcune attività svolte da ex membri» del suo dipartimento Information Communications and Technology (ICT) e «riguarda accordi con fornitori di servizi esterni» a scapito della stessa UEFA. Non concerne la vendita di diritti o altri accordi commerciali con partner ufficiali, ha precisato.
L'organizzazione calcistica europea ha licenziato il personale interessato «con effetto immediato». Ha aggiunto di aver «cooperato immediatamente e pienamente con le autorità svizzere quando è stata contattata sulla questione». Si è inoltre costituita parte civile nel procedimento penale preliminare.