Al via una raccolta firme che chiede di mantenere anche in futuro i contanti come mezzo di pagamento
BERNA - Monete e banconote non devono sparire dalla circolazione. È quanto chiede un comitato che oggi a Berna ha lanciato un'iniziativa per fare in modo che il denaro contante venga mantenuto anche in futuro come mezzo di pagamento.
«Il contante è un simbolo di libertà, d'indipendenza e di sicurezza» ha detto ai media Richard Kohler, presidente del Movimento per la libertà Svizzera (MLS) e all'origine dell'iniziativa "Sì a una valuta svizzera libera e indipendente sotto forma di monete o banconote". A suo avviso, si tratta di un'alternativa semplice e accessibile rispetto ai pagamenti elettronici ed è un sistema che non deve assolutamente scomparire.
Il testo esige che il denaro contante sia sempre disponibile in quantità sufficiente e che la sostituzione del franco con un'altra moneta sia sottoposta al voto del popolo e dei cantoni.
Indebolire la società - «In molti paesi si stanno introducendo limiti al prelievo di contanti. Il denaro contante viene presentato ora come qualcosa di pericoloso e superato» ha sottolineato Charly Pache, responsabile della comunicazione del MLS, ricordando come in Francia e Italia non è più possibile pagare in contanti per acquisti superiori a 1'000 o 2'000 euro.
Pure la Banca Nazionale Svizzera (BNS) sta lavorando all'introduzione di un franco digitale, anche se esso sarà disponibile - almeno inizialmente - solo per gli istituti finanziari. «Corriamo più rischi e indeboliamo la nostra società se non conserviamo il nostro denaro contante» ha poi sottolineato Pache.
«Le restrizioni o la scomparsa dei contanti aprirebbero la strada alla sorveglianza permanente delle nostre spese e attività» ha aggiunto Pache. I promotori dell'iniziativa sono particolarmente preoccupati degli sviluppi estremi, come il "sistema di credito sociale" cinese. Per il comitato d'iniziativa è chiaro: «Questo è un “No-Go” in una democrazia come la Svizzera».
A essere un problema è anche la dipendenza totale dai sistemi informatici, ha spiegato Pache, facendo l'esempio di un possibile black-out o di semplici malfunzionamenti che potrebbero però compromettere la possibilità di effettuare transazioni.
Tempo fino al 17 febbraio 2023 - Il comitato promotore dell'iniziativa ha ora tempo fino al 17 febbraio 2023 per trovare le 100'000 firme necessarie, poi toccherà al Parlamento chinarsi sulla questione. Nel 2019, il legislativo aveva respinto un'iniziativa del Canton Zugo che chiedeva di ancorare nella legge l'esistenza dei tagli delle banconote da 10, 20, 50, 100, 200 e 1'000 franchi.
Stando alla maggioranza dei parlamentari, non c'era nessuna indicazione che la Banca Nazionale intendesse cambiare il valore attuale. A sostenere tale tesi è la recente emissione delle nuove serie di banconote.