Ieri sera il ministro della sanità ha fatto i conti, nella trasmissione di SRF “Arena”, con critici e scettici.
Duro lo scontro con il consigliere nazionale dell’UDC Marcel Dettling, che ha chiesto la chiusura dei confini nazionali.
ZURIGO - Ennesima sfida per Alain Berset. Ieri sera, alla trasmissione di SRF “Arena”, il ministro della sanità è infatti stato bersaglio di 12 spettatori, che l’hanno criticato rispetto alla gestione della pandemia. Presente in studio anche Marcel Dettling, consigliere nazionale dell’UDC, che ha fatto infuocare il dibattito.
Un costo, un obbligo - Dominic Wächter, metalmeccanico di professione, ha dichiarato di non essere vaccinato: «Non ho fiducia nella vaccinazione. C'è troppa ambiguità. Non passa giorno senza sentir parlare di effetti collaterali». Wächter si è detto poi particolarmente infastidito dal fatto che i test rapidi diventeranno presto, dal primo ottobre, a pagamento: «Mi piace andare a ballare nel fine settimana. In futuro una serata finirebbe per costarmi 200 franchi alla volta, dovendo pagare di tasca mia per il test». Questa, ha sottolineato Wächter «è ora, di fatto, una vaccinazione obbligatoria».
I soldi di tutti - Non si è fatta attendere la risposta di Berset, che ha ribadito che la vaccinazione rimane volontaria. Queste le sue parole rispetto alla revoca della gratuità dei test: «Dal momento in cui due terzi degli adulti saranno vaccinati, è giusto che la società intera debba prendersi carico di questi costi?». Si è espresso a tal proposito, in qualità di esperto, anche Huldrych Günthard, specialista in malattie infettive dell’Ospedale universitario di Zurigo. Huldrych ha rimarcato il fatto che nessuna vaccinazione sia mai stata studiata tanto quanto questa: «Oltre quattro miliardi di dosi sono state somministrate in tutto il mondo. Il più piccolo effetto collaterale è documentato meticolosamente». L’esperto ha poi invitato Wächter a farsi vaccinare: «Abbiamo giovani in terapia intensiva. E sono dannatamente malati. Abbiamo una vaccinazione che offre una grande protezione e la gente non la vuole».
I contagi importati - Acceso anche lo scambio avvenuto con Marcel Dettling, consigliere nazionale dell’UDC, che ha chiesto la chiusura delle frontiere: «I confini svizzeri sono pieni di buchi come il formaggio Emmental. Le persone vaccinate ci mettono a rischio portando il virus dall’estero in Svizzera». Berset ha definito invece «poco lungimirante» l’idea di limitarsi a chiudere le frontiere. «Senza i frontalieri, ad esempio, il nostro sistema sanitario, già pesantemente gravato, non funzionerebbe più», così il Consigliere federale, che ha accusato Dettling di dire falsità e non offrire alternative reali valide.
Chi ti odia, chi ti ama - C’è però anche chi, agli studi della SRF, è giunto per accogliere a braccia aperte Berset. Prima dell’inizio della trasmissione alcuni fan l’hanno aspettato davanti allo studio, riuscendo ad ottenere un autografo.