È quanto chiede l'Associazione traffico e ambiente, secondo cui il nostro paese sarebbe in ritardo
BERNA - Come nei Paesi Bassi, la bicicletta deve diventare il mezzo di trasporto numero uno in Svizzera. In un convegno sul tema, tenutosi oggi a Berna, l'Associazione per i trasporti e l'ambiente (ATE) si è espressa a favore di un "masterplan bici", ritenendo insufficiente l'obbligo di pianificare le reti di piste ciclabili, come previsto dalla legge.
Questo obbligo è un importante passo avanti. Tuttavia, per costruire un'infrastruttura ciclabile di alta qualità sono necessarie ampie conoscenze di partenza. Per questo è necessaria una strategia nazionale che fissi un obiettivo concreto per la partecipazione delle bici rispetto alla totalità del traffico, sottolinea l'ATA.
Per fare ciò occorre effettuare dei lavori preliminari. Questi devono comprendere una solida ricerca sugli incidenti, un'analisi dei flussi di traffico e una formazione specifica per gli aspiranti pianificatori del traffico, sottolinea ATA.
In generale, l'ATA chiede maggiori sforzi per promuovere la bicicletta, in particolare attraverso una cooperazione mirata tra Confederazione, Cantoni e Comuni. Secondo l'associazione, una gran parte delle distanze percorse in auto in Svizzera sono inferiori ai tre chilometri, una distanza ideale da percorrere in bicicletta.