Al Fuorisalone di Milano spunta un'opera svizzera del tutto originale. Guarda il video
MILANO - Nel mare magnum d'istallazioni e opere in esposizione al Fuorisalone in corso a Milano fino al 10 settembre, c’è anche un angolo – allo spazio Alcova nell’ex caserma di Baggio - dedicato al design svizzero. Lo ha promosso la fondazione Pro Helvetia che ha portato a Milano i lavori di 10 designer elvetici.
Ma basta salire le scale di un piano per trovarsi immersi in un altro ambiente targato Svizzera. È il Milk bar dalle pareti invase dalla scritta “Beve più latte” dove, dietro un bel bancone, non si servono drink alcolici o caffè ma solo latte servito in tazze a forma di seno. Lo hanno realizzato gli studenti di MAIA, il master di architettura d’Interni della HEAD di Ginevra. Tra loro anche una ragazza ticinese, Karen Pisoni. Un team che, guidato dalla designer India Mahdavi, ha studiato decine d'interni di ristoranti storici. Alla fine si sono ispirati al Korova bar di Arancia Meccanica, il film capolavoro del 1971 di Stanley Kubrick. “Lo scopo del progetto dei nostri studenti – spiega a tio.ch Javier Fernandez Contreras, decano del dipartimento di Architettura d'Interni della HEAD di Ginevra – era quello di rivisitare il Korova bar (luogo d'ispirazione di diversi locali notturni sorti in tutto il mondo), esplorando il ruolo della cultura dell'immagine nella costruzione d'interni contemporanei”.
Anche ECAL, l’Ecole cantonale d’art de Lausanne, partecipa al Fuorisalone di Milano in due luoghi della città. In un palazzo del Brera district presenta Fantastic smartphone, un lavoro realizzato a partire dal quesito: “Ma gli smartphone ci aiutano a vivere meglio o ci rendono solo dipendenti?” in cui una dozzina di studenti del corso di laurea in design e media hanno realizzato accessori alternativi per smartphone ma anche macchine che amplificano tutti gli eccessi di questi strumenti.
In via Torino invece, presso il negozio Muji, gli studenti del corso di laurea in disegno industriale hanno realizzato una collezione di mobili e accessori intelligenti per la casa per aiutare a riordinare nella vita di tutti i giorni. Ecco quindi sedie pieghevoli, comodini piccoli ma capienti, scaffali per la doccia, cornici che si appendono alle pareti senza chiodi, vaschette porta vestiti per armadi o da stivare sotto il letto, appendiabiti e ombrelli.
Ma la presenza svizzera continua anche a Palazzo Morando dove nell’ambito della rassegna Doppia Firma si possono ammirare le creazioni di 11 coppie di artigiani e designer sul tema del giardino e l’outdoor e presso lo storico negozio di Biciclette Rossignoli in Corso Garibaldi dove USM - azienda argoviese che produce arredamenti modulari - oltre a esporre un suo arredamento d’esterni ha contribuito a progettare due modelli di bici.
Infine a Palazzo Litta nella sala degli specchi l’azienda svizzera WOGG presenta alcuni pezzi - un mobiletto bar, un secrétaire, un armadio guardaroba e alcune credenze – realizzati dal designer Christope Marchand utilizzando il sistema a serranda salvaspazio già brevettato dall’azienda argoviese.