Alcune centinaia di studenti si sono riuniti davanti a diversi atenei per protestare contro l'uso del certificato.
«È il diploma di maturità e non il certificato Covid-19 a dare accesso allo studio».
BERNA - È iniziato oggi il nuovo anno accademico nelle Università elvetiche. Circa 300'000 studenti in tutto il Paese prenderanno la via dei vari atenei. Ma per farlo, USI esclusa, dovranno presentare un certificato Covid-19 valido.
Una scelta, questa, che ha provocato la protesta di vari studenti delle Università di Zurigo e Lucerna che questa mattina, in concomitanza con l'inizio dei corsi, hanno chiesto un «accesso all'istruzione per tutti e senza barriere».
Un centinaio di studenti si sono infatti riuniti davanti alle università di Lucerna, mentre circa 150 hanno sfilato nella città della Limmat dal Landmuseum verso l'Università e il Politecnico federale portando cartelloni che chiedevano libero accesso all'istruzione senza certificato e scandendo la parola"Libertà".
Volantini sono stati distribuiti in cui si condanna il requisito del certificato come discriminatorio: A loro avviso, i diritti non dipendono da un codice QR e il certificato porta solo a divisione.
«Questo documento limita il libero accesso all'istruzione», hanno dichiarato alcuni studenti di Lucerna. «È il diploma di maturità e non il certificato Covid-19 a dare accesso allo studio», è stato sottolineato da uno che ha detto di essere vaccinato. «Nessun essere umano vale più di un altro, nemmeno una persona vaccinata vale più di una non vaccinata», ha aggiunto chiedendo quindi «istruzione per tutti».
Una portavoce ha detto che la politica ha trasformato un problema medico in un problema sociale. Il certificato non è la soluzione, ma parte del problema, ha affermato.