Chi abita nelle vicinanze dell'impianto dovrà trasferirsi in un luogo sicuro
KANDERGRUND - Il Consiglio federale ha elaborato la pianificazione per lo svolgimento generale dei lavori di sgombero dei residui di munizioni dall'ex deposito militare di Mitholz, nel canton Berna.
Entro la fine di settembre il Dipartimento federale della difesa, della protezione della popolazione e dello sport (DDPS) avvierà una procedura di approvazione dei piani per costruzioni militari (APCM) per le misure di sicurezza e di preparazione nell’ex deposito. «Tale procedura è paragonabile a una procedura per il rilascio della licenza di costruzione in ambito civile ed è pubblicata mediante deposito dei piani» spiega il DDPS.
Il programma delle opere - Fino allo sgombero vero e proprio si eseguiranno soprattutto lavori edilizi volti a ridurre il rischio di esplosioni e le conseguenze di un’eventuale esplosione, oltre che a preparare lo sgombero principale. Verranno eseguite opere come i dissodamenti temporanei di boschi, la costruzione di una saracinesca ad alta pressione e di due innesti in cemento armato nei cunicoli esistenti, il riempimento temporaneo degli spazi vuoti e delle crepe, la distruzione delle macerie nonché della roccia denominata Dreispitz e la realizzazione di costruzioni protettive per la strada e la ferrovia. Lo sgombero principale, come preventivato, sarà avviato nel 2031.
La protezione dell'ambiente - Durante tutta la durata dei lavori di sgombero verranno messe in atto misure a protezione dell'ambiente, come il monitoraggio delle acque effettuato con prelievi trimestrali di campioni da corsi d’acqua e acque sotterranee. «Lo svolgimento dello sgombero è pianificato in modo da evitare un carico ambientale dovuto alle sostanze dell’esplosione e ai metalli pesanti presenti nelle munizioni. In tal modo si verificherà, ad esempio, se sopra la zona da sgomberare dovrà essere costruita una cavità in modo da impedire infiltrazioni di acque meteoriche e quindi di dilavamenti indesiderati».
I più vicini dovranno trasferirsi - Con l’analisi dei rischi 2022 sono elaborate, tra l’altro, le basi per la definizione del perimetro di evacuazione definitivo e le zone di sicurezza. Minore è la distanza dall’impianto di munizioni, più incisive saranno le misure, conferma il DDPS. La zona di sicurezza contigua all’impianto di munizioni sarà protetta in modo particolare e l’accesso sarà riservato soltanto alle persone coinvolte nelle operazioni di sgombero. Gli abitanti delle zone più vicine dovranno traslocare in un luogo più sicuro. «Per le zone circostanti si esaminerà se, ad esempio, le abitazioni potranno essere dichiarate abitabili tutto il giorno (eventualmente con limitazioni come evacuazioni temporanee) oppure soltanto in determinate fasce orarie ai fini della coltivazione agricola».
Il cronoprogramma - Questo, al momento, il cronoprogramma delineato dalle autorità federali: per poter iniziare a costruire le protezioni stradali e ferroviarie nel 2026, le prime abitazioni dovranno essere sgomberate a partire dal 2025. Entro il 2030 tutti gli abitanti della zona di pericolo dovranno trasferirsi, «affinché a partire dal 2031 si potrà iniziare con lo sgombero vero e proprio dei residui di munizioni che durerà una decina di anni».
Nel secondo trimestre del 2022 sarà avviata una procedura di partecipazione concernente il piano settoriale/scheda di coordinamento Mitholz che comprenderà, tra l’altro, il perimetro dell’impianto, i perimetri delle infrastrutture di progetto per le costruzioni di protezione stradali e ferroviarie nonché i perimetri di evacuazione e di sicurezza. Il messaggio per i crediti necessari dovrà essere approvato dal Consiglio federale all’attenzione del Parlamento entro la fine di ottobre del 2022.
Il sostegno alla popolazione - La popolazione di Mitholz non sarà abbandonata, «in particolare nella preparazione del trasferimento e nella ricerca di soluzioni concrete per il futuro». Dal 23 settembre hanno preso il via incontri informativi e dal 1° ottobre sarà messa a disposizione un’offerta di sostegno ampliata. In collaborazione con gli organi specializzati cantonali verrà fornita assistenza nei settori sanità, finanze, lavoro, situazioni d’emergenza, abitazione e sostegno a domicilio. In caso di necessità si converranno visite a domicilio in modo da poter discutere le esigenze individuali in colloqui personali.