Si tratta di una «misura proporzionata», secondo il Consiglio federale
BERNA - Il Consiglio federale è favorevole all'introduzione dell'obbligo del certificato Covid-19 all'interno di Palazzo federale. Lo ha annunciato oggi lo stesso Governo prendendo posizione in merito a un progetto della Commissione delle istituzioni politiche del Consiglio degli Stati.
La richiesta del pass anche per i consiglieri federali e i collaboratori dell'Amministrazione che li accompagnano è una «misura proporzionata», scrive l'esecutivo nella sua presa di posizione. Per questo motivo è favorevole all'obbligo di durata limitata previsto nella Legge sul parlamento.
Il Governo ritiene poi importante che nel caso di un'eventuale introduzione di controlli sistematici dei certificati, queste verifiche vangano assicurate con adeguata tempestività prima dell'inizio delle sedute degli organi parlamentari nonché per tutta la loro durata. E ciò anche al di fuori degli orari di lavoro abituali.
Nel rapporto, il Governo afferma che solitamente non prende posizione o si esprime con estremo riserbo in merito ad affari parlamentari interni. Spetta infatti in primo luogo alle Camere disciplinare l'accesso a Palazzo, come pure l'organizzazione e lo svolgimento delle deliberazioni di commissione e delle sessioni.
Le nuove disposizioni, che dovrebbero entrare in vigore il 2 ottobre, riguardano tuttavia anche i membri del Consiglio federale e i collaboratori dell'Amministrazione federale che partecipano alle deliberazioni delle commissioni o delle Camere, ragione per cui l'esecutivo ha deciso di prendere posizione.