Regula Rytz e Tamara Funiciello esprimono la propria delusione per l'esito della votazione.
Verdi e PS erano le uniche formazioni politiche che sostenevano l'iniziativa. Tutte le reazioni.
BERNA - La consigliera nazionale Regula Rytz (Verdi/BE) prende atto con rammarico della chiara tendenza negativa che si profila riguardo all'iniziativa del 99%. La proposta era moderata e formulata in modo aperto, ha indicato ai microfoni della televisione SRF. Più che preoccuparsi del contenuto del testo, gli oppositori si concentrati sui promotori, cioè la Gioventù socialista (GISO).
L'ex presidente del partito ecologista svizzero ha anche espresso timori riguardo alla futura politica fiscale della Svizzera. «Mi preoccupa molto che una certa 'industria del taglio delle tasse' voglia attuare tutta una serie di sgravi a favore dei ricchi», ha detto. «Contro queste richieste ci batteremo con l'arma del referendum», ha promesso.
Verdi e PS erano le uniche formazioni politiche che sostenevano l'iniziativa.
«Chiara delusione» - Anche l'ex presidente dei giovani socialisti svizzeri Tamara Funiciello si dice «chiaramente delusa» per il fallimento dell'iniziativa 99%. Al di là dell'uguaglianza dei diritti, promossa per esempio dalla riforma del matrimonio per tutti che è oggi passata alle urne, «sussiste anche un problema di uguaglianza di potere», argomenta la consigliera nazionale (PS/BE).
«Non è possibile raggiungere questa parità se una piccola minoranza guadagna molto denaro, mentre il resto della popolazione non ha tale opportunità», ha deplorato la deputata in dichiarazioni rilasciate alla televisione romanda RTS. L'esito del voto non l'ha comunque stupita: «sapevamo che sarebbe stato difficile», ha detto.
«Ora bisogna far pagare ai ricchi la crisi climatica» - Obiettivo raggiunto, secondo i giovani socialisti (GISO): l'iniziativa 99% ha aumentato in Svizzera la consapevolezza riguardo al tema dei super-ricchi e ora c'è spazio per una nuova iniziativa, che metterà di fronte le persone molto facoltose alle loro responsabilità nei confronti dell'ambiente.
Lo scopo dell'iniziativa "sgravare i salari, tassare equamente il capitale" era di aprire gli occhi sulle disuguaglianze e sul fatto che i grandi Paperoni possono arricchirsi senza lavorare, sulle spalle della popolazione, afferma il vicepresidente GISO Thomas Bruchez, intervistato da RTS. A suo avviso «questo è stato un successo» e gli attivisti hanno dato tutto durante la campagna.
I giovani socialisti hanno già in cantiere una nuova iniziativa per «far pagare ai più ricchi la crisi climatica». Il testo mira a limitare i grandi patrimoni a 100 milioni di franchi e a utilizzare il denaro che supera la somma per finanziare la trasformazione economica e sociale della società.
«Sostegno all'economia» - Una «dimostrazione di sostegno all'economia svizzera»: così, invece, viene interpretato il netto no opposto dalla popolazione all'iniziativa 99% da Marianne Binder-Keller, copresidente del comitato dei contrari.
«I votanti si sono espressi in modo pragmatico per il bene delle aziende», ha indicato la consigliera nazionale (Centro/AG) all'agenzia Keystone-ATS. «La grande maggioranza della popolazione è d'accordo con i meccanismi di ridistribuzione in Svizzera e la portata del problema delle disparità non è così grande come hanno sempre sostenuto i promotori».