L'emittente svizzero-tedesca SRF intende introdurre il provvedimento per «questioni di spazio» e «di socializzazione»
Anche ai ristoratori piacerebbe prevedere aree separate per accogliere gli avventori senza certificato
ZURIGO - Il certificato Covid si prepara a entrare nelle mense aziendali. Perlomeno in quelle nelle sedi dell'emittente svizzero-tedesca SRF a Zurigo e Berna. Determinate aree saranno infatti accessibili soltanto ai dipendenti vaccinati, guariti o testati, come scrive 20 Minuten. E così potranno essere tolte le misure di protezione anti-Covid.
Si tratta di una soluzione che sarà adottata per questioni di spazio, come spiega la portavoce Andrea Wenger. «A causa dell'arredamento a norma di Covid, al momento non ci sono sufficienti posti disponibili, soprattutto all'ora di pranzo». E si parla anche di scambi sociali, in quanto nelle aree accessibili soltanto con certificato saranno nuovamente possibili incontri personali.
Il provvedimento è attualmente in consultazione presso i dipendenti. La decisione definitiva sarà poi presa nel corso del mese di ottobre.
In questo caso si parla delle mense aziendali di SRF. Ma una misura analoga potrebbe essere adottata anche da altre aziende. «Se aumenta il tasso di occupazione, saranno esaminati ulteriori provvedimenti per i ristoranti del personale» afferma Daniele Pallecchi, portavoce FFS. Anche Credit Suisse sta monitorando la situazione e se necessario «saranno adottate le misure necessarie».
Una misura di questo tipo è ben vista dall'Unione svizzera degli imprenditori, favorevole a provvedimenti interni volti a proteggere meglio i dipendenti. Le associazioni dei lavoratori ritengono tuttavia che divisioni del genere possano portare a tensioni interne.
Le richieste della ristorazione - La separazione di avventori vaccinati e non vaccinati sembra piacere anche al settore della ristorazione più in generale. Urs Pfäffli, presidente di Gastro Zürich City, afferma per esempio: «Se potessimo nuovamente accogliere tutti i clienti, la situazione si distenderebbe». Per GastroSuisse, si potrebbe pensare a spazi separati o fasce orarie in cui sia possibile accogliere avventori che non sono in possesso di un certificato Covid, come spiega la portavoce Daniela Kimmich. Non ne è convinto Alois Gmür, membro di GastroSuisse, secondo cui molti ristoranti non disporrebbero degli spazi necessari.