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ZURIGOUn gruppo di vaccinati combatte contro il Certificato Covid

09.10.21 - 10:41
Il comitato si dice contrario alla sorveglianza di massa e a favore della protezione dei dati
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Un gruppo di vaccinati combatte contro il Certificato Covid
Il comitato si dice contrario alla sorveglianza di massa e a favore della protezione dei dati
Il membro più noto di questo gruppo è la scrittrice Sybille Berg, preoccupata per l'approccio discriminatorio nei confronti di chi ha scelto di non accedere al vaccino

ZURIGO - Il 28 novembre il popolo svizzero sarà chiamato a votare sulla legge Covid-19. La votazione deciderà anche il futuro del certificato Covid. Ora, un gruppo di sinistra si è espresso chiaramente contro la legge oggetto della votazione. Il gruppo è principalmente contro la sorveglianza e per la protezione dei dati, come si legge oggi sul "Tagblatt.ch".

Cos'ha di speciale questo comitato? Tutti i suoi membri sono vaccinati. Ciò nonostante ritengono che il certificato sia una spina nel fianco. Il gruppo non ha nulla contro altre misure come ad esempio l'uso della mascherina, anzi, i suoi membri si dicono a sostegno della maggior parte delle misure messe in atto per contenere la pandemia.

Il rappresentante più noto di questo comitato è la scrittrice Sybille Berg. «Nel pieno rispetto di una situazione complessa come quella che stiamo vivendo, e riconoscendo la grave malattia mondiale che è costata molte vite e ha creato malati, solitudine e gravi danni economici, il permettere di partecipare alla vita sociale solo a chi è in possesso di un certificato è molto pericoloso».

La votazione del 28 novembre - Il 13 giugno 2021 la legge COVID-19 è stata accolta dal 60 per cento dei votanti. Poiché è stato lanciato un referendum contro la sua modifica del 19 marzo, saremo chiamati a votare anche su questa.

La posizione del Comitato referendario - Per i comitati, la modifica del marzo 2021 è inutile ed eccessiva. A loro parere, le leggi vigenti sono sufficienti per proteggersi dal coronavirus e da altre malattie. Inoltre, la modifica di legge creerebbe una frattura della Svizzera e comporterebbe una sorveglianza di massa di tutti i cittadini.

La posizione del Consiglio federale e del Parlamento - Secondo il Governo e il Parlamento svizzero la legge COVID-19, modificata più volte, consente di proteggere meglio le persone e le imprese. Gli adeguamenti del marzo 2021 estendono gli importanti aiuti economici e garantiscono la continuità del sostegno. Il certificato COVID semplifica i viaggi all’estero e permette lo svolgimento di determinati eventi.

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COMMENTI
 

Talos63 3 anni fa su tio
Ricordatevi che se passa il referendum, dal 19.3.22 non saranno rilasciati certificati Covid e se nel resto del mondo resta necessario per spostarsi, ci scordiamo di poter uscire dai confini nazionali … ma questo non interessa ai sostenitori del referendum. Tanto poi potranno indire un altro referendum per poter uscire dalla Svizzera 😂😂😂

Giuggiola83 3 anni fa su tio
Risposta a Talos63
non sono mica convinta sia cosi. da ciò che ho capito io il Pass sarebbe unicamente regolamentato dalla legge, vuol dire per esempio come andare a 200 km/h in autostrada, hai poco da obiettare perché la legge prevede che non si può punto. sei perseguibile legalmente e/o penalmente. Attualmente il Pass è una misura straordinaria non regolamentata, e infatti vediamo cosa accade... c'è chi lo chiede, chi no, chi lo impone... ma davanti ad un giudice non è ben chiaro chi possa avere ragione. quindi non vuol dire che non ci sarà più e nessuno potrà mai più uscire dalla svizzera :-D ma che sarà solo un po tutto un caos come ora................... questo è ciò che ho inteso io.

emib53 3 anni fa su tio
Ma che dite voi che vi bevete acriticamente cose non verificate trovate sui social?

Gio58 3 anni fa su tio
Per fortuna c'è ancora gente che pensa e che non si beve tutto ciò che viene detto loro dai vari governanti. E speriamo che il 28.11.2021 saranno in tanti a votare NO, stufi o preoccupati di subire "mali minori ".

Tato50 3 anni fa su tio
Per la protezione dei dati facciamo gli annunci funebri mettendo solo la prima lettera del nome e cognome ? Che menata ; ma cosa avete da nascondere ? Mangia qualcosa perché guardi fuori male ;-)

Mattiatr 3 anni fa su tio
Risposta a Tato50
Ciao Tato, sai che nemmeno immagini quanto sia invasiva l'analisi dei dati? Pensa te che ci sono multinazionali dispostre a strapagare aziende che di una pubblicità analizzano fotogramma per fotogramma per assicurare che i colori non infastidiscano? Io in primis non mi scompongo troppo se alcuni miei dati divengono pubblici (da Facebook e instagram puoi benissimo sapere età, nome, cognome, lavoro, datore, funzione al militare, ... per non parlare poi del mio profilo ''nascosto'' in cui sono rappresentati tutti i miei gusti sulla quale vengono basati tutti i post e foto che mi ritrovo in bacheca). L'analisi dei dati non mi disturba, mi infastidisce la fase successiva, quando questi dati pubblici cominciano a venir impiegati da uno stato per determinatre contromisure. In Cina per esempio non hanno avuto difficoltà nel creare una certificazione di ''virulenza personale'' (scusatemi il termine) perché già avevano un sistema di classificazione. Non vorrei che il certificato covid divenga apripista per introdurre certificati sulla quale basare il premio di cassa malati (per esempio) oppure limitare l'accesso a beni e servisi a persone non proprio ''virtuose'' e via dicendo. Sicuramente qualche bigul salterà fuori fra qualche anno con proposte del tipo ''visto che nel 2021 abbiamo usato il certificato covid perché non vietiamo la vendita di alcolici a chi è stato beccato a guidare ubriaco?'' (0.5 due birre alla guida, ocio che ciocche così non si vedono spesso).¶ A inizio anno sostenevo la legge perché ero convinto che in Svizzera tale mezzo non sarebbe stato usato in maniera troppo invasiva, di recente mi sto ricredendo.

Moro 3 anni fa su tio
Tutta politica e buisness il COVID è una semplice influenza. La sanità mondiale ha detto che il 97% dei morti è già dovuto a malattie pregresse.

Tato50 3 anni fa su tio
Risposta a Moro
Lavori da Dimitri ?

lollo68 3 anni fa su tio
Berset pensa che siano solo i non vaccinati che voteranno NO il 28.11.2021. Ci saranno tutti quelli che sono contro le discriminazioni come per la votazione "Matrimonio per tutti". La gente vuole riprendersi la libertà!

loreen 3 anni fa su tio
la Svizzera da sempre è un talento nel mancato rispetto della protezione dei dati; neppure gli avvocati sanno come muoversi nonostante una legge molto incisiva; praticamente tutti aprono la bocca a vanvera e quindi un green pass deve spaventare ancora meno. Mi spaventa di più l'impiegato comunale poco istruito che una volta in bettola, ganassa a vanvera con l'amico poliziotto e iniziano i chiacchiericci inutili e dannosi. Per cui diciamo che un green pass a livello nazionale o Europeo è il minore dei mali

Fkevin 3 anni fa su tio
Perfect. Respect per quelli che capiscono e non sono estremisti come questa gente che commenta da ......

seo56 3 anni fa su tio
Quanta ignoranza

marco17 3 anni fa su tio
Votare NO il 28 novembre alla Legge Covid contribuirà a sanare la frattura sociale provocata in gran parte dalle misure inique e inefficaci volute dall'Ufficio federale dell'insanità pubblica. Votate e fate votare NO per il bene del Paese e la convivenza civile.
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