L'Ufsp ha messo a disposizione un nuovo strumento per valutare l'evoluzione della pandemia in Svizzera.
Questi va a monitorare i ricoveri per Covid in rapporto alla vaccinazione. Un grafico evidenzia come chi non è stato immunizzato sia maggiormente a rischio di contrarre forme gravi del virus.
BERNA - Da ieri, l'Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp) ha messo disposizione un nuovo strumento per valutare l'evoluzione della pandemia di Coronavirus in Svizzera.
Tramite dei grafici, infatti, sarà possibile monitorare non solo l'andamento pandemico in generale, ma anche l'evoluzione nel tempo per stato vaccinale, considerando pure le ospedalizzazioni in rapporto alla vaccinazione.
Il dato sulle incidenze è fornito ogni 100'000 abitanti, accompagnato dallo stato vaccinale «completamente vaccinato», «parzialmente vaccinato» e «non vaccinato». Il commento del medico cantonale Giorgio Merlani su Twitter: «Un nuovo strumento per la comunicazione. E non credo ci sia altro da dire...».
Circa sette mesi di monitoraggio - I dati sullo stato vaccinale hanno iniziato a essere monitorati dalla fine di gennaio 2021. Questi si basano su informazioni trasmesse dai medici e dagli ospedali nell’ambito dell’obbligo di dichiarazione. In caso di ospedalizzazioni e decessi collegati a un’infezione da SARS-CoV-2 confermata in laboratorio, oltre alle informazioni cliniche, all'Ufsp viene infatti trasmesso anche lo stato vaccinale.
Meno ricoveri per i vaccinati - Il grafico è di facile interpretazione. Ed evidenzia quanto già da tempo l'Ufsp sottolinea con insistenza: se il vaccino non è in grado di proteggere al 100% dall'infezione, ha il potere di ridurre i rischi di contrarre il virus in una forma grave, tale da richiedere l'ospedalizzazione.
La curva delle ospedalizzazioni per stato vaccinale lo mostra chiaramente. Il grafico dei vaccinati e parzialmente vaccinati resta praticamente stabile per tutti i mesi presi in esame (poco più di sette), con un lieve incremento nel periodo delle vacanze estive. Molto più instabile, invece, la curva dei non vaccinati che, nello stesso periodo (praticamente da agosto a settembre), ha subito una forte impennata con un'incidenza di ricoveri circa dieci volte superiore a chi ha ricevuto le due dosi.
«Riteniamo che i casi non accertati di infezioni confermate in laboratorio malgrado la vaccinazione siano superiori ai casi non accertati di infezioni fra le persone ospedalizzate o decedute - spiega l'Ufsp -. Le ragioni sono le seguenti: le persone vaccinate asintomatiche o con sintomi lievi si recano da un medico, in un centro di test o in una farmacia più raramente. Per le persone che si sottopongono a test nei centri di test o nelle farmacie riceviamo unicamente la dichiarazione del referto di laboratorio, che tuttavia non contiene informazioni sullo stato vaccinale. Per ottenere queste informazioni dobbiamo ricevere anche una dichiarazione clinica, trasmessa primariamente da medici e ospedali».
Attualmente, in Svizzera e nel Liechtenstein sono omologati tre vaccini per la prevenzione della COVID-19. Secondo la raccomandazione di vaccinazione dell’UFSP e della CFV, per raggiungere la protezione vaccinale completa con i vaccini di Moderna (Spikevax®) e Pfizer/BioNTech (Comirnaty®) è necessario aver ricevuto due dosi di vaccino e, in caso di superamento dimostrato di un’infezione da SARS-CoV2, una sola dose. Per essere considerati completamente vaccinati con il vaccino di Johnson & Johnson (Covid-19 Vaccine Janssen®) è necessario aver ricevuto una sola dose. L’efficacia dei vaccini disponibili in Svizzera è molto elevata. I vaccini proteggono efficacemente contro le infezioni sintomatiche, segnatamente contro le forme gravi della malattia, e diminuiscono il rischio di trasmissione. Tuttavia ciò non esclude che alcune persone vaccinate si infettino, anche dopo due dosi di vaccino, perché nessun vaccino protegge al 100 per cento.
Sono considerati «completamente vaccinate» coloro che secondo la raccomandazione di vaccinazione di raccomandazione di vaccinazione dell’UFSP e della CFV hanno ricevuto tutte le dosi di vaccino necessarie (p. es. anche chi ha superato un’infezione da SARS-CoV-2 e ha ricevuto successivamente una dose di vaccino).
Sono considerati «parzialmente vaccinate» coloro che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino di Moderna (Spikevax®) o di Pfizer/BioNTech (Comirnaty®), ma che in precedenza non hanno avuto un’infezione da SARS-CoV-2.
Sono considerati «non vaccinate» coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino anti-COVID-19.
Alla voce «stato vaccinale sconosciuto» figurano le persone che non dispongono di uno stato vaccinale documentato o il cui stato vaccinale è definito «sconosciuto».