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ZURIGOLa padrona di un gatto disabile non deve essere costretta a isolarlo in giardino

13.10.21 - 18:25
L'ha stabilito il Tribunale amministrativo cantonale zurighese.
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Fonte Ats
La padrona di un gatto disabile non deve essere costretta a isolarlo in giardino
L'ha stabilito il Tribunale amministrativo cantonale zurighese.
La disposizione era stata imposta alla donna, he era stata accusata di violazione del benessere degli animali, dall'Ufficio del veterinario cantonale,

ZURIGO - L'ufficio zurighese di veterinaria non può, adducendo la legge sulla protezione degli animali, imporre alla proprietaria di un gatto un obbligo di protezione preventivo solo perché il felino non è in grado di camminare correttamente. Il Tribunale amministrativo cantonale ha dato ragione alla padrona di un micio, accogliendo un suo ricorso.

Il gatto in questione, nato nel gennaio 2011, è rimasto paralizzato alle zampe posteriori dal febbraio 2019. Una notte del settembre seguente era scappato ed è stato poi raccolto dal servizio della protezione degli animali e portato all'ospedale veterinario di Zurigo.

In seguito a ciò l'Ufficio del veterinario cantonale è intervenuto ordinando alla proprietaria di sottoporre il suo gatto ad una visita neurologica almeno ogni due mesi. La donna è stata anche costretta a riprogettare il suo giardino affinché non ci fossero via di fuga per l'animale che, stando alla sua padrona, si muoveva solo grazie alle zampe anteriori ma «in modo sorprendentemente rapido». L'ufficio di veterinaria intendeva in tal modo proteggere il gatto da sofferenze evitabili dovute a incidenti esterni e ad attacchi all'interno del giardino.

Gatto con difficoltà motorie ma non trascurato - Ma secondo il tribunale amministrativo zurighese la donna non può essere accusata di aver violato la legislazione sul benessere degli animali: anche se il gatto a causa della sua disabilità deve essere considerato un "animale malato" non è stato trascurato dalla sua padrona. Quest'ultima ha tenuto il micio in maniera idonea al suo stato di salute e già in precedenza l'ha fatto controllare regolarmente.

«Mancano quindi i presupposti giuridici per accusarla di violazione del benessere degli animali», si legge nella sentenza. Per questo motivo il tribunale ha revocato tutti gli obblighi di protezione preventivi imposti dall'ufficio di veterinaria.

Anche i dubbi sulle condizioni adatte o meno di detenzione dell'animale sono ormai fugati. Il tribunale ha osservato che il giardino eccessivamente isolato può essere in contrasto con le raccomandazioni sul benessere degli animali, dal momento che i gatti dovrebbero, se possibile, poter muoversi liberamente e anche correre in ritirata. Inoltre, benché sia fuori dubbio che il gatto in questione abbia una mobilità limitata rispetto ad altri mici, il rischio di ferirsi o di morire in un incidente stradale sussiste per tutti gli animali, anche se è più elevato per gatti di una certa età o sordi.

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