L'allarme dei chimici cantonali: trecento controlli e nel 78% dei casi è stata riscontrata una carenza d'informazioni
BERNA - I chimici cantonali lanciano l'allarme sugli alimenti venduti online. Sono stati controllati più di 300 negozi virtuali e nel 78% dei casi, le informazioni sugli allergeni o sugli ingredienti erano assenti o incomplete.
L'incremento dello shopping online, in corso da diversi anni, è diventato un vero e proprio boom con la pandemia e vale anche per gli alimenti, sottolinea l'Associazione svizzera dei chimici cantonali in un comunicato.
A differenza di quanto accade nel negozio, informazioni come il paese di produzione o gli ingredienti non possono essere semplicemente consultati sull'etichetta. La legge sulle derrate alimentari prevede però che le stesse informazioni siano disponibili online.
Allergeni e ingredienti - I chimici cantonali hanno controllato 323 negozi online di farmacie, panetterie, società di vendita per corrispondenza e rivenditori di generi alimentari. In circa il 78% dei casi, le informazioni erano insufficienti o totalmente assenti. Sono state trovate frequenti lacune nell'indicazione degli allergeni e nella lista degli ingredienti.
L'Ufficio federale della sicurezza alimentare (USAV) richiama l'attenzione soprattutto sui prodotti designati come "integratori alimentari", che spesso contengono ingredienti non autorizzati e possono anche risultare dannosi per la salute. Il cibo non è una medicina, ci ricorda l'USAV sul suo sito web: gli integratori alimentari non sono mai destinati a prevenire o curare le malattie.
Attenzione anche ai prodotti che vengono "deviati" dal loro scopo originale. «Per esempio, gli integratori alimentari pubblicizzati per animali come le tigri, e poi raccomandati anche per il consumo umano» avverte l'ufficio.
Pubblicità mascherata - Bisogna essere accorti anche quando si fanno acquisti sui social, perché queste piattaforme permettono di promuovere prodotti in modo anonimo e in gruppi privati. Le testimonianze pubblicate su queste piattaforme sono spesso pubblicità mascherata, scrive l'USAV.
I chimici cantonali annunciano di aver preso misure per colmare le lacune. Hanno pubblicato un foglio informativo per i venditori online, ricordando i loro obblighi, riguardanti in particolare il controllo dei prodotti alimentari e le informazioni. In ultima analisi però la responsabilità e i rischi devono essere assunti dai consumatori.