Il presidente della Conferenza dei direttori della sanità è ottimista, ma a due condizioni
BERNA - Tutto ha una fine. Anche la pandemia di Covid. E dovrebbe cadere la prossima primavera secondo il presidente della Conferenza cantonale dei direttori sanitari Lukas Engelberger,
In un'intervista alla SonntagsZeitung, l'esperto si dice «ottimista» sui futuri sviluppi della crisi. A due condizioni: che non si verifichino nuove mutazioni pericolose del virus, e che la campagna di vaccinazione prosegua a ritmo serrato. Le persone non vaccinate correranno «comunque un alto rischio di contrarre il virus» durante l'inverno.
Lo stesso Engelberger, nell'intervista, ha riconosciuto che non è possibile fare previsioni scientifiche sulla durata della pandemia. Nell'ultimo anno e mezzo gli esperti sono stati molto prudenti. Di recente però anche Daniel Speiser, professore di immunologia a Losanna, si è lasciato andare a dichiarazioni ottimistiche.
L'Ufficio federale di sanità (Ufsp) è più cauto. E prevede costi legati alla pandemia per 1,5 miliardi di franchi nel 2022, soprattutto a causa delle fatture per i test coperti fino all'11 ottobre dall'Confederazione. Si tratta in gran parte di un effetto ritardato, precisa il domenicale: i fornitori hanno tempo fino a nove mesi dopo il test per presentare il conto a Berna.