L'Unione sindacale svizzera commenta le cifre pubblicate oggi dall'Ufficio federale di statistica.
BERNA - Il calo dei salari reali subito quest'anno dai dipendenti sottoposti ai principali contratti collettivi di lavoro (CCL) è deludente e legato alla crisi del Coronavirus, secondo l'Unione sindacale svizzera (USS).
«Abbiamo negoziato gli aumenti salariali del 2021 nell'autunno 2020, durante la seconda ondata della pandemia, in un anno eccezionalmente difficile e in una crisi che non avevamo mai vissuto prima», spiega il capoeconomista Daniel Lampart. Al momento dei negoziati il rincaro era negativo e ammontava al -0,7%.
Stando alle cifre pubblicate oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) l'aumento medio nominale delle buste paga concordato dalle parti sociali per il 2021 è stato pari allo 0,4%. Visto che si profila un'inflazione dello 0,5% i compensi reali sono scesi dello 0,1%.
«Questi risultati sono deludenti e non sono quelli che ci aspettavamo», afferma Lampart.